Sabaf – Scenario macro sfavorevole e inflazione costi pesano sui conti del 3Q22

Nel terzo trimestre 2022 Sabaf ha realizzato ricavi per 55,9 milioni, in calo dell’11,4% su base annua per effetto di un contesto macroeconomico sfavorevole che ha determinato un deciso rallentamento della domanda nel mercato di riferimento, accentuato da fenomeni di destocking lungo l’intera filiera produttiva e distributiva.

A livello operativo, l’eccezionale incremento dei costi energetici, i costi delle materie prime su livelli molto elevati (anche per il consumo di stock acquistati nel primo semestre) e il calo dei volumi produttivi hanno condizionato la redditività del periodo.

L’Ebitda è diminuito del 45,2% a 6,6 milioni, con una marginalità all’11,7% (19% nel 3Q21), mentre l’Ebit ha segnato un -74% a 2 milioni. L’utile netto è sceso a 0,1 milioni dai 6,5 milioni del terzo trimestre 2021.

Nel corso del trimestre il Gruppo ha agito per ridurre il capitale circolante, che al 30 settembre 2022 è pari 85,2 milioni (31,7% dei ricavi annualizzati), inferiore di 17,4 milioni rispetto ai 102,6 milioni del 30 giugno 2022 (35,2% dei ricavi annualizzati).

Il miglioramento del capitale circolante è da attribuirsi principalmente alla riduzione dei crediti commerciali e delle rimanenze di magazzino, attuata attraverso politiche di approvvigionamento e produzione che hanno bilanciato gli obiettivi di contenere i costi e il capitale investito, garantire continuità nelle forniture e disporre di adeguate scorte di sicurezza.

Gli investimenti del terzo trimestre 2022 sono stati pari a 5,1 milioni, destinati principalmente ai nuovi stabilimenti in India e in Messico e allo sviluppo dei componenti per la cottura a induzione. Il totale degli investimenti dei primi 9 mesi 2022 è di 16,1 milioni (19,5 milioni nello stesso periodo del 2021).

L’indebitamento finanziario netto è diminuito a 78,8 milioni, rispetto ai 94,8 milioni di euro del 30 giugno 2022.

Per l’intero 2022, Sabaf prevede vendite tra 253 e 256 milioni, mentre per il 2023 è atteso un significativo contributo dai progetti strategici di diversificazione della gamma di prodotto e di internazionalizzazione della produzione e dalle misure di efficientamento già avviate.