SAES Getters ha chiuso il terzo trimestre 2022 con ricavi in crescita del 30,9% a 67,1 milioni. Scorporando sia l’effetto positivo dei cambi (+13,2%), sia la variazione del perimetro di consolidamento1 (+2,7%), i ricavi sono cresciuti organicamente del 15%.
La crescita organica è stata trainata soprattutto dalle Divisioni Medical Nitinol (che conferma il trend positivo grazie alla progressiva ripresa delle terapie elettive e alla necessità di recuperare gli interventi differiti) e High Vacuum (vendite sostenute in tutti i comparti – ricerca, industria e acceleratori – e effetto positivo di due nuovi progetti nell’ambito degli acceleratori di particelle, in Cina e in Germania).
Da sottolineare la forte crescita organica anche della Divisione Packaging che ha visto il rafforzamento dei segnali di crescita già riscontrati alla fine del 2021, sia per l’espansione del portafoglio clienti, sia per l’indisponibilità congiunturale di alcune materie prime plastiche e la conseguente maggiore penetrazione dei prodotti SAES che ne costituiscono una alternativa.
Nella Divisione Industrial il calo organico, dovuto a un rallentamento temporaneo nel settore della difesa, è stato compensato dall’effetto positivo dei cambi. Soltanto la Divisione Chemicals ha mostrato una lieve contrazione in valore assoluto, da imputare ad una diversa distribuzione delle vendite nei trimestri 2021 rispetto all’esercizio corrente, con una maggiore concentrazione dei ricavi nella seconda metà del 2021 dopo un primo semestre meno significativo.
Il confronto tra il terzo e il secondo trimestre 2022 vede una crescita organica pari a +4,4%, che si affianca all’effetto positivo dei cambi (+4,1%, pari a 2,5 milioni) e al consolidamento dei ricavi di SAES RIAL Vacuum (+1,4%, pari a 0,9 milioni).
L’Ebitda è aumentato su base annua del 13,8% a 14 milioni, con una marginalità in discesa al 20,8% (-310 punti base) complice spese operative straordinarie per circa 3,5 milioni.
L’utile consolidato nel terzo trimestre 2022 è stato pari a 3,9 milioni, rispetto a 6,2 milioni nel terzo trimestre 2021: l’ottima performance industriale è stata penalizzata da poste non ricorrenti all’interno delle spese operative (liquidazione agli eredi di un dipendente strategico della Capogruppo per 1,9 milioni e costi di consulenza per progetti speciali per 1,6 milioni) e dalla riduzione nel valore del portafoglio titoli, causa incremento dei tassi di interesse imputabile anche alle tensioni internazionali.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta è positiva per 53,1 milioni, stabile rispetto al 30 giugno 2022. L’ottimo risultato della gestione operativa (+5,3 milioni), seppure penalizzato dall’incremento del Capitale Circolante Netto (-5,4 milioni), nel trimestre corrente è stato bilanciato dal capex (-4,2 milioni) e dai flussi negativi correlati al portafoglio titoli (-2,9 milioni).