Unieuro ha archiviato i primi sei mesi dell’esercizio 2022/23 con un fatturato aumentato dell’1,9% a oltre 1,29 miliardi (+1,4% vs consensus), trainato dalla performance del canale online (+23%) e in controtendenza rispetto al mercato dell’elettronica di consumo che ha registrato in Italia una contrazione dello 0,9%.
Su base like-for-like, a perimetro omogeneo, l’incremento è stato dell’1,5%.
La redditività operativa è stata penalizzata dall’incremento dei costi generato dal livello di inflazione, in particolare dei costi energetici.
L’Ebitda adjusted si è attestato a 64,9 milioni (73,6 milioni nel 1H21/22) mentre l’Ebit adjusted è stato pari a 12,1 milioni (27,1 milioni nel 1H21/22), in crescita di 5,8 milioni rispetto al primo semestre 2019/20 pre-Covid e superiore del 39,9% rispetto agli 8,7 milioni stimati dagli analisti.
I dati adjusted non includono item non ricorrenti, tra cui la rettifica dei ricavi netti da garanzie riferiti al servizio di assistenza.
Il periodo si è chiuso con utile netto adjusted di 4,6 milioni (22,4 milioni nel primo semestre del precedente esercizio), in miglioramento di 5,6 milioni rispetto al primo
semestre pre-Covid e superiore al consensus che stimava un risultato di -0,1 milioni.
Sul fronte patrimoniale la cassa netta è stata pari a 71 milioni rispetto a 135,7 milioni di fine febbraio 2022, in riduzione per effetto del pagamento di dividendi per 27,1 milioni e della stagionalità tipica che determina un assorbimento di liquidità nel primo semestre dell’esercizio, ma superiore ai 60,6 milioni previsti dagli analisti.
Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, Unieuro riporta che “nel secondo semestre dell’esercizio si presume che la domanda rimarrà condizionata dalle incertezze legate all’attuale contesto macroeconomico, che, incidendo sulla capacità di spesa delle famiglie, potrebbe penalizzare gli acquisti di beni durevoli, a vantaggio di quelli di prima necessità”.
“Peraltro, nel secondo semestre del precedente esercizio, le vendite di televisori, parte del segmento Brown, avevano registrato un andamento particolarmente favorevole e non ricorrente, in previsione dello switch-off delle frequenze televisive”.
Il management di Unieuro “sta ponendo in essere iniziative volte a contenere gli effetti delle eccezionali dinamiche inflattive e a preservare la redditività del Gruppo”.
Tenuto conto di quanto sopra, in un contesto di mercato fortemente volatile e caratterizzato
da un notevole grado di incertezza, sulla base delle informazioni ad oggi disponibili e non
assumendo un ulteriore peggioramento delle condizioni macroeconomiche, geopolitiche ed
epidemiologiche, Unieuro stima di chiudere l’esercizio 2022/23 con ricavi pari a circa 2,9 miliardi, EBIT Adjusted in un range di 35 e 40 milioni e cassa netta a 110-130 milioni alla fine dell’esercizio.
Unieuro resta impegnata nell’esecuzione delle linee di crescita del Piano Strategico comunicato al mercato a giugno 2021. In un contesto macroeconomico e settoriale profondamente mutato, la società intende rivedere i target economico-finanziari di medio termine non appena le condizioni di mercato garantiranno una maggiore stabilità e visibilità.
Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro, commenta così: “In un contesto sfidante, Unieuro continua a performare meglio del mercato, con un incremento a doppia cifra delle vendite del canale online, pur registrando una redditività fortemente condizionata da un livello inflazionistico eccezionalmente elevato”.
“Guardando al futuro, il potere d’acquisto dei consumatori resterà ragionevolmente sotto pressione con inevitabili impatti sulla domanda. Affrontiamo le prossime sfide forti di una solida posizione finanziaria e rimaniamo concentrati nell’esecuzione della nostra strategia omnicanale, focalizzata sul miglioramento dell’esperienza di acquisto dei nostri clienti, che già ci hanno premiati con un grado di soddisfazione (NPS) in crescita di circa 5 punti.”