Credem – Risultato operativo a 384,8 milioni (+23,8% a/a) nei 9M 2022

A fine settembre 2022 il margine di intermediazione del gruppo Credem si attesta a 1.041,6 milioni, in crescita del 9,7% a/a.

All’interno dell’aggregato, il margine finanziario è pari a 439,7 milioni (+21,6% a/a) e il margine da servizi raggiunge 601,9 milioni (+2,4% a/a).

Più in dettaglio, le commissioni nette ammontano a 494,4 milioni (+4,4% a/a), di cui 319 milioni di commissioni da gestione ed intermediazione (+3,0% a/a) e 175,4 milioni di commissioni da servizi bancari (+7,1% a/a). Il trading in titoli, cambi e derivati si attesta a
46,1 milioni (8,9% a/a). Il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita si fissa 43,1
milioni (-6,7% a/a).

I costi operativi si attestano a 584,1 milioni (+2,4% a/a), al cui interno le spese amministrative ammontano a 172,1 milioni (+1,3% a/a), mentre quelle relative al personale sono pari a 412 milioni (+2,8% a/a).

Il cost/income risulta in calo al 56,1% rispetto al 60,1% della fine dei primi 9M 2021.

Il risultato lordo di gestione è pari a 457,5 milioni (+20,7% a/a).

Gli ammortamenti aumentano del 6,3% a 72,7 milioni.

Il risultato operativo si attesta a 384,8 milioni (+23,8% a/a).

Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a 5,8 milioni, rispetto a 3,5 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. Le rettifiche nette di valore su crediti assommano a 8,7 milioni (rispetto all’apporto positivo per 2,2 milioni registrato a fine settembre 2021).

Il saldo delle componenti straordinarie è pari a –46,9 milioni (di segno positivo per 49,3 milioni a fine settembre 2021) e comprende tra l’altro 58,9 milioni, al lordo dell’effetto fiscale, di contributo ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà.

L’utile netto consolidato si attesta a 222,6 milioni. Il dato è in crescita del 23,5% a/a senza considerare l’apporto contabile dell’acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento (badwill) che aveva positivamente influenzato per 95,6 milioni il risultato al 30 settembre 2021 (275,8 milioni). Considerando invece tale posta nel 2021, l’utile netto consolidato diminuisce del 19,3% a/a.

Il ROTE annualizzato è pari a 10,8% e il ROE annualizzato si attesta a 9,2%.

La raccolta complessiva da clientela a fine settembre 2022 si attesta a 83.544 milioni (-5,6% a/a). La raccolta complessiva ammonta a 97.887 milioni (-5,5% a/a). In particolare, la raccolta diretta da clientela raggiunge 34.676 milioni, stabile sul pari dell’anno precedente). La raccolta diretta complessiva è pari a 38.159 milioni (+0,4% a/a).

La raccolta assicurativa si attesta a 8.244 milioni (-2% a/a). I premi legati a garanzie di protezione vita e danni sono pari a €57 milioni (+13,5% a/a).

La raccolta indiretta da clientela è pari a 40.624 milioni (-10,6% a/a). Nel dettaglio, la raccolta gestita si attesta a 30.469 milioni (10,5% a/a). All’interno di tale aggregato le
gestioni patrimoniali sono pari a €5.714 milioni (-12% a/a), i fondi comuni di investimento e Sicav ammontano a €13.119 milioni (-9,2% a/a), i prodotti di terzi ed altra raccolta gestita si attestano a €11.636 milioni (-11,2% a/a).

Gli impieghi a clientela sono in crescita del 5,6% a/a (rispetto al sistema +3,3% nello stesso periodo) a €33.229 milioni.

Le sofferenze nette su impieghi netti sono pari a 0,24% (rispetto a 0,37% alla fine dei primi nove mesi del 2021), dato inferiore alla media di sistema pari a 0,92%. La percentuale di copertura delle sofferenze è del 74,2% (71,4% a fine settembre 2021); tale dato, comprensivo dello shortfall patrimoniale, è pari all’85,2%. Il rapporto tra crediti problematici totali lordi e impieghi lordi (NPL Ratio) si attesta al 2,18% (2,58% alla fine dei primi nove mesi del 2021) a fronte di una media delle banche significative italiane di 3,2% e delle banche europee di 2,4%.

Il costo del credito annualizzato è pari a 3 bps, per il contenuto valore delle rettifiche su crediti (8,7 milioni).

Il Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario si posiziona al 15,19%, il CET1 ratio fully loaded calcolato su Credemholding è pari a 13,68%, ai massimi livelli del sistema. Il Tier 1 capital ratio è pari a 14% e il Total capital ratio è pari a 16,69%.

Per il 2022 il CET1 Ratio minimo (SREP) assegnato al Gruppo è pari a 7,56%, il requisito più basso tra le banche italiane vigilate da BCE.