Mercati – Seduta incolore per l’Europa, Milano a +0,3%

Chiusura incerta per le borse europee, mentre Wall Street procede contrastata dopo i guadagni della vigilia innescati dai dati migliori delle attese sull’inflazione. Il Ftse Mib di Milano archivia gli scambi in progresso dello 0,3% a 24.490 punti, sopra la parità come il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,6%) mentre arretrano l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,8%). Oltreoceano, procedono in ordine sparso gli indici statunitensi Dow Jones (-0,7%), S&P500 (+0,1%) e Nasdaq (+0,8%).

Il report sui prezzi al consumo negli Usa alimenta le speranze di una Federal Reserve meno aggressiva nel suo percorso di strette sui tassi. Tuttavia, se alcuni esponenti della banca centrale americana e analisti hanno sottolineato che il costo del denaro dovrà salire ancora per contrastare l’inflazione, seppur ad un ritmo meno rapido. L’ipotesi più accreditata è quella di un ritocco da 50 punti base a dicembre, dopo quattro consecutivi da 75 punti base.

Nel Vecchio Continente, sono state diffuse le stime aggiornate della Commissione europea, che ha alzato la previsione sulla crescita della zona euro al 3,2% nel 2022 (da +2,6%), tagliando a 0,3% la proiezione per il 2023 (da +1,4%). Per quanto riguarda l’Italia, le stime aggiornate indicano un +3,8% quest’anno e un +0,3% l’anno prossimo, rispetto al +2,9% e al +0,9% precedentemente attesi. L’inflazione dell’eurozona è prevista all’8,5% nel 2022 e al 6,1% nel 2023.

A sostenere il sentiment dei mercati ha contribuito in parte l’allentamento delle restrizioni anti-Covid della Cina, che fa ben sperare per una fine della politica Covid Zero nonostante le smentite di Pechino.

Sul Forex prosegue la discesa del dollaro nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito a 1,033 e il dollaro/yen in calo a 139,1. Torna a intensificarsi invece il sell-off sulle criptovalute.

Tra le materie prime proseguono in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,2%) a 95,7 dollari e il Wti (+2,6%) a 88,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 203 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,19%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big rimbalza Saipem (+7,8%), seguita da Azimut (+4,1%) dopo i risultati e Moncler (+3,9%). In ribasso invece Telecom Italia (-3,5%), Terna (-3,3%) e Snam (-3,3%).