MPS – Ricavi complessivi per 2.248 milioni (stabili a/a) nei 9M 2022

Nei 9M 2022 il Gruppo MPS ha realizzato ricavi complessivi per 2.248 milioni, in lieve calo (-0,5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente a causa della diminuzione degli altri ricavi della gestione finanziaria per minori utili derivanti dalla cessione dei titoli, un minore risultato della negoziazione e un minor contributo generato dalle partecipazioni assicurative nelle società collegate AXA.

Cresce, invece, a/a il margine di intermediazione primario, grazie al miglioramento del margine di interesse (+15,7% a 1.040 milioni) che ha più che compensato la riduzione delle commissioni nette (-5,2% a 1.055 milioni) legata principalmente alla volatilità dei mercati.

I ricavi del 3Q trimestre 2022 registrano un calo dell’1,7% rispetto al trimestre precedente. In particolare, si assiste a un incremento del margine di intermediazione primario rispetto al trimestre precedente (+1,5% t/t), grazie alla crescita del margine di interesse (+12,7% t/t) solo in parte compensata dalla riduzione delle commissioni nette (-9,0% t/t) e ad un incremento degli altri ricavi della gestione finanziaria trainati dal maggior contributo generato dalle partecipazioni assicurative nelle società collegate AXA.

Nei 9M 2022 i dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 55 milioni, in calo di 20 milioni a/a, a seguito dei minori proventi generati dalle partecipazioni assicurative nelle società collegate AXA, mentre il contributo del 3Q 2022 è in crescita di 19 milioni t/t grazie all’incremento dei proventi generati dalle partecipazioni assicurative.

Il risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti al 30 settembre 2022 ammonta a 74 milioni, in calo di 117 milioni rispetto ai valori registrati nello stesso periodo dell’anno precedente e con un contributo del 3Q 2022 in calo di 15 milioni t/t.

Gli oneri operativi sono risultati pari a 1.592 milioni, sostanzialmente stabili rispetto ai 9M 2021 (+0,3% a/a)) e con un contributo del 3Q 2022 in flessione dell’1,7% t/t.

Il risultato operativo lordo del gruppo si fissa a 656 milioni, in calo dai 673 milioni dei 9M  2021, con un contributo del 3Q pari a 202 milioni (-3 milioni t/t).

Al 30 settembre 2022 il rapporto tra il costo del credito clientela annualizzato e la somma dei finanziamenti a clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing esprime un tasso di provisioning di 55 bps (57 bps al 30 giugno 2022 e 31 bps al 31 dicembre 2021).

Nei 9M 2022 il risultato operativo netto consolidato è positivo per circa 338 milioni, a fronte di un valore positivo pari a 648 milioni registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Il contributo del 3Q 2022, pari a 107 milioni, cresce rispetto al trimestre precedente quando era pari a 94 milioni.

Gli oneri di ristrutturazione/oneri una tantum assommano a 928 milioni rispetto a 8 milioni nei primi nove mesi del 2021 e accoglie oneri per 927 milioni relativi alle uscite attraverso l’Esodo o l’accesso al Fondo di Solidarietà. Il contributo del 3Q 2022 è risultato pari a -925 milioni, a fronte di -3 milioni del trimestre precedente.

La perdita netta di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 360 milioni a fronte di un utile di 388 milioni nei primi nove mesi del 2021. Il risultato del terzo trimestre (pari a -388 milioni si confronta con un utile di di 18 milioni rispetto al trimestre precedente.

A fine settembre 2022 la raccolta diretta si è attestata a 83,8 miliardi, in calo di 6,5 miliardi al 31 dicembre 2021.

La raccolta indiretta si è attestata a 91,5 miliardi, di 12,9 miliardi rispetto al a fine anno 2021 su entrambe le componenti del risparmio gestito (-7,3 miliardi) e del risparmio amministrato (-5,7 miliardi).

I finanziamenti clientela si sono attestati a 77,9 miliardi, in calo di 1,4 miliardi nel confronto con il 31 dicembre 2021. Il totale finanziamenti clientela deteriorati è risultato pari a 4,1
miliardi in termini di esposizione lorda, sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2021.

La percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 53,6%, in aumento rispetto al 31 dicembre 2021 (pari a 47,9%). Per effetto del deconsolidamento del portafoglio di crediti non performing di 0,9 miliardi, previsto nel quarto trimestre 2022, al 30 settembre 2022 la percentuale pro-forma di copertura dei crediti deteriorati è pari al 47,8%, con una copertura delle sofferenze del 65,0%, delle inadempienze
probabili del 36,6% e dei finanziamenti scaduti deteriorati del 26,4%.

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 30 settembre 2022 il Common Equity Tier 1 Ratio phased-in si è attestato al 10,0% (rispetto al 12,5% di fine 2021) e il
Total Capital Ratio è risultato pari a 13,9% (rispetto al 16,1% di fine 2021). Considerato l’aumento di capitale di 2,5 miliardi, al 30 settembre 2022 il Common Equity Tier 1 Ratio phased-in pro-forma si attesta al 15,7% e il Total Capital Ratio pro-forma al 19,5%.