Nei primi nove mesi del 2022 il Gruppo ha evidenziato ricavi delle vendite consolidati pari a 149 milioni, in crescita del 19,9% rispetto ai 124,3 milioni dei primi nove mesi del 2021. I ricavi sono stati realizzati per il 43,2% in Italia (42,7% nei primi nove mesi del 2021), per il 46,6% nella restante parte dell’Europa (47,2% nei primi nove mesi del 2021) e per il 10,2% fuori dal continente europeo (10,1% nei primi nove mesi del 2021)
L’Ebitda è aumentato del 17,3% a 41,7 milioni, corrispondenti al 28% dei ricavi (28,65 nei 9M21). In crescita, nel periodo, l’incidenza del costo del venduto e dei costi per servizi, soprattutto a seguito dell’incremento del tasso di inflazione, tuttavia, gli aumenti di listino introdotti nel gennaio 2022 hanno consentito, di assorbire, almeno parzialmente, gli aumenti riscontrati nei vari fattori produttivi, contribuendo a contenere l’aumento dell’incidenza del costo del venduto sui ricavi delle vendite.
L’utile netto ha raggiunto i 24,3 milioni, in aumento del 20,4%, rispetto ai 20,2 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
La posizione finanziaria netta consolidata, passata da un saldo positivo di 20,6 milioni al 31 dicembre 2021 ad un valore positivo di 11 milioni al 30 settembre 2022, sconta gli effetti del pagamento di dividendi per 20,1 milioni da parte della Capogruppo, investimenti in immobilizzazioni per 8,3 milioni ed un sensibile incremento delle rimanenze di magazzino.