Nei primi nove mesi del 2022 Garofalo HC ha riportato ricavi consolidati sono stati pari a 236,6 milioni, in aumento del 19,2% rispetto a 198,5 milioni registrati nei nove mesi del 2021, grazie all’incremento dell’attività verso i pazienti privati (+5,5% a/a) e Fuori-Regione (+8,4% a/a).
Tali risultati includono 49,6 milioni relativi al contributo di Clinica S. Francesco e Domus Nova, strutture acquisite, rispettivamente, ad aprile e luglio 2021.
L’aumento dei ricavi beneficia anche del parziale rimborso degli “extra-costi Covid” sostenuti dalle società del gruppo, anche a valere su costi sostenuti negli esercizi precedenti, per complessivi 1,6 milioni.
A parità di perimetro, i ricavi sono stati pari a 187 milioni, in crescita del 4,6%.
L’Operating EBITDA Adjusted si è attestato a 42,3 milioni, in aumento del 17,1%. Tali risultati includono 8,8 milioni relativi al contributo di Clinica S. Francesco e Domus Nova, strutture acquisite, rispettivamente, ad aprile e luglio 2021.
Il margine Operating EBITDA Adjusted si è attestato al 17,9%, rispetto al 18,2%
consuntivato nel periodo precedente. Tale risultato è influenzato esclusivamente dai maggiori costi sostenuti per le forniture dell’energia, in particolar modo nel terzo trimestre. Escludendo l’impatto netto associato a tali maggiori costi, la marginalità sarebbe stata pari al 19,1%. La marginalità di Clinica S. Francesco e Domus Nova si è attestata al 17,8%, in netta crescita rispetto al 13,2% registrato nel medesimo periodo dello scorso esercizio.
A parità di perimetro, l’Operating EBITDA Adjusted è stato pari a 33,5 milioni (marginalità del 17,9%), sostanzialmente allineato ai 33,6 milioni dei 9M2021.
L’utile netto di pertinenza del gruppo è stato pari a 16,8 milioni, in aumento del 28,5%.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 112,5 milioni rispetto a 142,4 milioni di fine 2021. Escludendo le partite non ricorrenti, il dato sarebbe stata pari a 103,2 milioni, in miglioramento di 39,2 milioni.