ICF, società tra gli operatori di riferimento a livello nazionale e internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con ricavi in crescita del 19% a 65,7 milioni, con un contributo positivo derivante sia dalla dinamica dei prezzi, in risposta al fenomeno inflattivo, che dalla crescita dei volumi, in particolare per i segmenti Packaging e Tessuti per la calzatura tecnica sportiva e di alta gamma e della pelletteria lusso. In significativo aumento anche le vendite della linea a marchio Morel. Ancora in contrazione i volumi Automotive.
Guido Cami, Presidente e CEO di Industrie Chimiche Forestali, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti per quanto realizzato nel 2022 sino ad oggi. Nonostante i tragici impatti derivanti dalla guerra fra Russia ed Ucraina, la salita verticale dei costi energetici, l’inflazione che ha cominciato a galoppare e gli Energy Surcharge applicati dai fornitori sui prezzi delle materie prime, la nostra Azienda continua inesorabilmente a procedere nel suo cammino. La molteplicità dei settori di sbocco ci ha permesso di mantenere alto il fatturato grazie ai settori della calzatura sportiva tecnica, della calzatura lusso, della pelletteria di alta moda e del packaging e nonostante il settore auto che non si rivitalizza. Abbiamo continuato ad investire per sviluppare nuove linee di prodotti innovativi e per il miglioramento impiantistico per la sicurezza e la produttività alla insegna del rispetto della Sostenibilità a tutto campo”.
L’Ebitda è aumentato del 12% a 4,8 milioni, con una marginalità che, nonostante il significativo aumento dei costi energetici superiore ad 1 milione e delle materie prime registrato nell’anno, si attesta al 7,3%, di poco inferiore rispetto al 7,8% dei 9 mesi del 2021.
Il gap di Ebitda margin si è creato quasi integralmente nel primo trimestre cui è seguito il recupero. Nel singolo terzo trimestre, l’Ebitda è leggermente cresciuto in valore assoluto (da 1 a 1,3 milioni) nonostante all’inflazione delle materie prime si sia sommato lo shock sui costi di energia.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è pari a 12,3 milioni sostanzialmente in linea ai 12,1 milioni al 30 giugno 2022. Tale valore è generato in particolare dall’incremento del capitale circolante netto per 6,8 milioni in conseguenza dell’aumento del volume d’affari e dell’incremento delle scorte di magazzino, e da ulteriori elementi differenti dalla gestione operativa quali 1 milione per il pagamento di dividendi, 0,4 milioni per l’attuazione del programma di buy back e 0,3 milioni per il pagamento della quota residua connessa all’acquisto del ramo d’azienda Morel.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, i risultati raggiunti nei primi 9 mesi incoraggiano a prevedere un Ebitda in crescita anche per i 12 mesi 2022. Anche sull’indebitamento finanziario netto il management prevede un miglioramento nell’ultimo trimestre con la contrazione del circolante che stagionalmente si manifesta nell’ultima parte dell’anno.
Infine, sono proseguite le attività di Ricerca e Sviluppo in coerenza con la policy di sostenibilità che hanno consentito fra l’altro il lancio di RICICL, la nuova linea di prodotti tessili ecosostenibili per il settore luxury & fashion.
È stata completata la realizzazione dell’impianto fotovoltaico per una potenza complessiva di 357 KWP, in grado di soddisfare il 30% del fabbisogno energetico della produzione, abbattendo l’impatto ambientale (equivalenti a 75 TEP e 163 tonnellate di CO2 all’anno) e riducendo i costi per le spese energetiche nel 2023.
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