Mercati asiatici – Contrastati con il sentiment diviso tra diversi fattori

Seduta contrastata per i principali listini asiatici nonostante la chiusura positiva di Wall Street.

In Cina, Shanghai viaggia a -0,3% e Shenzhen a -0,5% mentre Hong Kong segna +1,5%. Giù il Giappone con Nikkei e Topix entrambi a -1,1%.

Il sentiment resta diviso tra le mosse del Governo cinese, le decisioni della Fed e l’agenda macroeconomica.

Pechino ha annunciato un piano in 16 punti per rilanciare il mercato immobiliare del Paese asiatico cui si aggiungono gli sforzi per ridurre l’impatto economico delle restrizioni contro la pandemia.

Resta nel contempo l’attenzione sui segnali di raffreddamento dell’inflazione statunitense con la prospettiva di un’inclinazione più accomodante da parte della Fed.

Christopher Waller, membro del consiglio dei governatori della banca centrale americana, ha affermato che, sebbene il ciclo di rialzi dei tassi di interesse sia destinato a continuare ancora per un po’ di tempo, l’istituto potrebbe iniziare a rallentare il ritmo dei ritocchi con un incremento più modesto di 50 punti base nel prossimo meeting di dicembre o in quello successivo.

Sull’equity asiatico, SoftBank Group Corp. (-12,7%) crolla a Tokyo dopo il mancato annuncio di un piano di riacquisto di azioni che era ampiamente previsto.

Nel frattempo, sul forex, il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,032 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen risale a quota 139,3. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,3%) a 95,67 dollari e il Wti (-0,4%) a 88,59 dollari al barile.

Il tutto dopo che venerdì a Wall Street il Nasdaq ha chiuso a +1,9%, lo S&P500 a +0,9% e il Dow Jones a +0,1%.