Salcef – Ricavi +20,7% a 386 mln e backlog stabile a 1,35 mld nei 9M, ricavi 2022 attesi +20%

Nei primi nove mesi del 2022, il Gruppo ha registrato ricavi pari a 385,8 milioni, con una crescita del 20,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, principalmente per effetto di una notevole crescita organica superiore al 14%, a cui si somma il contributo dell’acquisizione del ramo d’azienda dal Gruppo PSC efficace dal 1° maggio 2022 (7 milioni) e il contributo del gruppo Bahnbau Nord (13,1 milioni al netto di 3,7 milioni già registrati a settembre 2021).

L’Ebitda è aumentato dell’8,4% a 77,5 milioni, con una marginalità in discesa al 20,1% (22,4% nei 9M21) prevalentemente per effetto dell’attuale scenario inflattivo, nonché al differente mix di ricavi.

L’utile netto di Gruppo adjusted è pari a 39,5 milioni, in crescita del 1,2% rispetto ai 39 milioni dei primi nove mesi del 2021. L’utile netto è pari a 28,5 milioni è superiore del 6,2% rispetto ai primi nove mesi del 2021.

La Posizione Finanziaria Netta adjusted è positiva per 70,5 milioni rispetto ai 114,5 milioni di fine 2021. La riduzione è da ricondurre, prevalentemente, al pagamento di circa 25 milioni in favore del Gruppo PSC per l’acquisizione del ramo d’azienda operante nel settore ferroviario e al pagamento di dividendi per complessivi 28,5 milioni.

Il Portafoglio Ordini si conferma a 1,35 miliardi, in linea con il dato record fatto registrare nel primo semestre dell’anno. Oltre al consolidamento del backlog attribuibile alla business unit ferroviaria acquisita dal Gruppo PSC e alle nuove commesse acquisite nel corso del primo semestre, hanno contribuito nel terzo trimestre principalmente i 2 accordi quadro per il rinnovamento dell’armamento ferroviario nelle aree regionali di Timișoara e Cluj in Romania e contratti in Italia per manutenzione ordinaria e straordinaria dell’armamento ferroviario e per linee primarie.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, alla luce dei risultati dei primi nove mesi dell’anno e della solidità del portafoglio ordini del Gruppo, la crescita dei volumi per il 2022 è attesa intorno al 20% rispetto al 2021. In assenza di ulteriori e non prevedibili peggioramenti del contesto geopolitico e della corsa inflazionistica, i valori di marginalità del Gruppo per il 2022 sono attesi sostanzialmente in linea con i valori riportati nei primi nove mesi dell’anno.