Tamburi – Utile netto totale a 122,7 mln e debito netto in calo nei 9M 2022

Il gruppo Tamburi (TIP) ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con un utile pro forma totale di 122,7 milioni, di cui 115,9 milioni al netto delle quota di terzi (+39,8% a/a), e con un patrimonio netto di oltre 1,14 miliardi, dopo distribuzioni nel periodo di dividendi per oltre 20 milioni e acquisti di azioni proprie per ulteriori 16,9 milioni.

Le quote di risultato delle partecipazioni collegate hanno contribuito per oltre 43 milioni; la plusvalenza sulla cessione di BE per circa 100 milioni.

Nel periodo in esame i ricavi per attività di advisory sono stati pari a 1,3 milioni.

La posizione finanziaria netta consolidata al 30 settembre 2022 tenuto anche conto del prestito obbligazionario, ma senza considerare attività finanziarie non correnti e ritenute sotto il profilo gestionale liquidità utilizzabile a breve era negativa per 351,6 milioni, in calo rispetto ai 380,8 milioni a fine anno 2021. La variazione del periodo è in buona parte riferibile all’incasso del provento della vendita di BE (netto del reinvestimento in Engineering) e di obbligazioni, al netto dell’impiego di liquidità per finalizzare gli investimenti in partecipazioni, la distribuzione di dividendi e l’acquisto di azioni proprie.

Nella nota societaria riferita ai conti dei 9M 2022 la società riporta: “Spiace constatare che l’attuale corso del titolo TIP sia così inspiegabilmente depresso. Con target price degli analisti tra i 12 ed i 13 euro per azione, con plusvalenze implicite che agli attuali prezzi di mercato delle partecipate quotate superano abbondantemente il miliardo di euro ma che sono attorno ai due miliardi se si ragiona a livello di Valore Intrinseco Netto il corso di borsa attuale a noi pare molto penalizzante. Per questo insistiamo con il buy back e riteniamo che lo stesso sia un ottimo modo di continuare ad investire le liquidità in portafoglio”.

Con riferimento all’outlook, TIP evidenzia “la totale incoerenza tra l’andamento delle partecipate di TIP ed il clima generale che si respira, non solo in Italia. È verosimile che il 2022 si chiuda, per TIP e per quasi tutte le partecipate, con risultati record”.