Il Gruppo Fine Foods & Pharmaceuticals ha archiviato i primi nove mesi del 2022 con ricavi pari a 152,8 milioni, in crescita del 5,5% su base annua, nonostante il contesto economico e geo-politico internazionale. Tale crescita è riconducibile anche all’acquisizione di Euro Cosmetic realizzatasi nell’ultimo quarter del 2021, che ha registrato ricavi nei primi nove mesi del 2022 per 19,1 milioni.
Dalla ripartizione per business unit emerge che i ricavi della Business Unit Food si sono attestati a 86,4 milioni (-19% in ripresa rispetto al -23% del primo semestre 2022). Tale risultato è principalmente ascrivibile alla contrazione delle produzioni destinate ai mercati interessati dal conflitto russo-ucraino e a un rallentamento delle attività dei clienti che operano nel settore del Multilevel Marketing i quali, a seguito della ripresa dell’economia post covid, hanno risentito di una flessione delle vendite.
La Business Unit Pharma riconferma il notevole aumento del fatturato portandosi a 40 milioni nei primi nove mesi del 2022 e registrando una crescita del 39% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I ricavi della BU Pharma nei 9M22 hanno già superato i ricavi dell’intero esercizio 2021.
L’apporto della Business Unit Cosmetica nei 9M22 è pari a 26,5 milioni.
Considerando che Pharmatek è stata acquisita nel gennaio del 2021 ed Euro Cosmetic in ottobre del 2021, non si riporta il confronto anno su anno. Comparando i ricavi della BU Cosmetica nei 9M22 al dato aggregato delle due società stand-alone nello stesso periodo del 2021 si evidenzia tuttavia una crescita dell’8,5% grazie alla progressiva integrazione organizzativa, produttiva e commerciale delle due società.
L’EBITDA si è attestato a 12,1 milioni rispetto ai 18 milioni dei nove mesi 2021. Su base adjusted è stato pari a 12,6 milioni, in calo rispetto al precedente 18,8 milioni a causa principalmente della crisi della supply chain e del significativo aumento dei costi dell’energia (nei 9M 2022 a 5,4 milioni con un’incidenza al 3,5% rispetto all’1% dei primi nove mesi 2021). Entrambi gli effetti sono ascrivibili al perdurare della situazione economica internazionale.
L’EBITDA margin si è fissato al 7,9% e a livello adjusted all’8,2% rispetto al 12,4% e al 13% dei 9M21. Al netto degli ulteriori incrementi del costo dell’energia l’EBITDA margin adjusted sarebbe stato pari al 10,8% nei 9M22, valore che inizia a riportare Fine Foods verso i trend storici di marginalità.
L’EBIT è stato pari a 1 milione rispetto a 8,3 milioni dei 9M21, mentre a livello rettificato si è fissato a 1,4 milioni (9,2 milioni nei 9M21), per le stesse suddette cause che hanno avuto impatto sull’EBITDA adjusted e per un incremento degli ammortamenti di periodo.
Il risultato ante imposte è stato pari a -11,6 milioni mentre a livello adjusted si è attestato a -11,1 milioni rispetto a -2,2 milioni e a 11,4 milioni dei 9M21. Tale perdita è quasi totalmente ascrivibile al risultato negativo della gestione finanziaria pari a -12,6 milioni, che include, oltre agli oneri finanziari di periodo, la variazione negativa di fair value della gestione patrimoniale e la svalutazione di un credito finanziario.
La perdita netta è stata pari a 11,9 milioni (adjusted a -11,6 milioni) rispetto a -2,9 milioni nei 9M21 (utile adjusted a 7,4 milioni nei 9M21).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si esprime in 46,8 milioni, in aumento rispetto ai 15,7 milioni di fine 2021, dinamica dovuta prevalentemente all’aumento del capitale circolante netto commerciale, ai CAPEX effettuati nel periodo e ai dividendi distribuiti nel primo semestre 2022 a seguito della delibera di approvazione del bilancio 2021. Da evidenziare il miglioramento del trend della PFN nei tre trimestri dell’esercizio 2022, con assorbimenti pari a 17,3 milioni nel Q122, 9,2 milioni nel Q222 (5,3 milioni al netto dei dividendi) e 4,7 milioni nel Q322 (1,4 milioni al netto della svalutazione dei crediti finanziari).
Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione la società riporta che “Tenendo conto dei risultati conseguiti nei primi nove mesi 2022, si conferma quanto indicato in sede di
Relazione Semestrale, ovvero che il Gruppo è pronto a fronteggiare le sfide dell’anno in corso e degli esercizi a venire, con l’obiettivo di ritornare ai trend storici di crescita nel più breve tempo possibile”.
“Il Gruppo continuerà a sviluppare il business lungo le tre direttrici principali – Pharma, Food e Cosmetica – attraverso il potenziamento dell’attività di R&D, marketing e commerciale nonché all’implementazione dei progetti di miglioramento continuo”.
“Proseguirà l’attività di sviluppo e integrazione delle società acquisite al fine di generare, anche grazie alle sinergie con la Capogruppo, future opportunità di business nel settore cosmetico. Fine Foods rimane in ogni caso attenta a cogliere eventuali opportunità di crescita per linee esterne”.
“Il Gruppo, oltre alle politiche in tema di riaddebito del costo di materie prime e materiali di confezionamento ai propri clienti, di gestione delle rimanenze a stock nonché di riaddebito dei costi incrementali dell’energia, precedentemente evidenziate”, aggiunge la società, “ha provveduto all’installazione presso gli stabilimenti di Trenzano (BS) e Brembate (BG) di due impianti fotovoltaici che porteranno efficienze energetiche già nell’ultimo periodo del 2022, oltre alle conseguenti ripercussioni positive sull’ambiente,
fenomeni che saranno poi consolidati nell’esercizio 2023”.
“Inoltre, la Capogruppo ha provveduto ad inoltrare richiesta per il riconoscimento, da parte delle autorità competenti, dei ‘Certificati Bianchi’ derivanti dall’attivazione dei due cogeneratori”.
“Infine”, conclude la società, “prosegue il nostro programma di sostenibilità; a tal proposito, ricordiamo che Fine Foods ha conseguito il Platinum Sustainability Rating di Ecovadis, ottenendo così un ulteriore fattore competitivo, in un mondo sempre più orientato verso lo sviluppo e l’implementazione di pratiche sostenibili finalizzate a creare ricchezza, riducendo al tempo stesso gli impatti sull’ambiente”.
L’AD di Fine Foods & Pharmaceuticals, Giorgio Ferraris, ha commentato: “Confermiamo il trend di recupero rispetto al momento più critico della crisi e cioè il quarto trimestre 2021,
anche se il contesto geo-politico e macroeconomico sta ancora penalizzando sensibilmente la marginalità 2022, soprattutto a causa del gravoso effetto generato dai crescenti costi energetici, la cui evoluzione è soggetta a fattori geo-politici. Siamo tuttavia ottimisti sull’outlook dei prossimi mesi e sul continuo miglioramento delle criticità della Supply Chain.”