Prevista una partenza sopra la parità per le borse europee, in un mercato rassicurato dai segnali di distensione tra Stati Uniti e Cina dopo l’incontro bilaterale tra il presidente Usa Joe Biden e il numero uno di Pechino, Xi Jinping, a margine del G20 di Bali.
Chiusura in ribasso ieri a Wall Street, con i principali indici americani che hanno rifiatato dopo i guadagni della scorsa settimana. Il Nasdaq ha lasciato sul terreno l’1,1%, lo S&P 500 lo 0,9% e il Dow Jones lo 0,6%.
Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato con un progresso dello 0,1%, mentre Shanghai avanza dell’1,6% e Hong Kong balza del 4% avvicinandosi alla soglia tecnica di un bull market.
A sostenere il sentiment dei mercati contribuisce il raffreddarsi dell’inflazione a ottobre negli Stati Uniti, che alimenta le speranze sulla possibilità che la Federal Reserve adotti un atteggiamento meno aggressivo sui tassi di interesse.
Ipotesi avvalorata dal vicepresidente dell’istituto di Washington, Lael Brainard, secondo cui sarebbe appropriato cominciare presto a considerare un rallentamento nel ritmo delle strette sul costo del denaro.
Sul fronte macro, il Pil del Giappone ha inaspettatamente evidenziato una contrazione, rafforzando la prospettiva di una Bank of Japan accomodante, mentre in Cina le vendite al dettaglio a ottobre sono diminuite per la prima volta da maggio.
L’agenda di oggi prevede, inoltre, l’indice dei prezzi al consumo a ottobre in Francia, la stima del Pil dell’Eurozona e l’indice Zew della Germania, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno i dati sui prezzi alla produzione a ottobre.
Tornando a Piazza Affari, occhi su Intesa Sanpaolo, che ha annunciato la vendita della propria partecipazione in Nexi (circa 67 milioni di azioni, pari a circa il 5,1% del relativo capitale sociale). Da seguire anche Saipem, dopo che il gruppo si è aggiudicato nuovi contratti di perforazione offshore per circa 800 milioni di dollari.