Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore media:
Giornata debole per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,4%, il Dax l’1,2% e il Ftse 100 lo 0,3%. A Wall Street, il Nasdaq perde l’1,1%, lo S&P 500 lo 0,5% e il Dow Jones lo 0,2%.
MFE -MediaForEurope (MFE A -1%; MFE B -3,3%) ha presentato i risultati dei 9M 2022, che evidenziano ricavi netti del gruppo pari a 1.900,1 milioni, in calo del 4,7% rispetto al pari periodo del 2021. L’Ebitda si riduce del 26% a 458 milioni, mentre l’Ebit segna una contrazione del 64,5% a 97,6 milioni, in presenza di ammortamenti e svalutazioni diritti TV aumentati a 297,4 milioni da 277 milioni. L’utile netto si fissa a 78,5 milioni vs 273,8 milioni del 2021 che beneficiavano della plusvalenza di 86,7 milioni generata dalla cessione di Towertel (EI Towers). MFE ha confermato l’obiettivo di conseguire per l’esercizio 2022 risultati economici e una generazione di cassa caratteristica (free cash flow) positivi.
BofA ha rivisto il titolo Netflix (+1,3%) con giudizio Buy e target price di 370 dollari per azione. Il target price implica un potenziale di rialzo di oltre il 20% e gli analisti affermano che il rapporto rischio/rendimento del titolo Netflix è “favorevole”. Gli analisti prevedono un CAGR dei ricavi del 9% e un CAGR dell’EBITDA del 10% dal 2021 al 2024. Il numero di abbonati potrebbe superare i 250 milioni entro il 2024.
Morgan Stanley ha tagliato il prezzo obiettivo di Meta Platforms (-2%) a 100 dollari da 105 dollari per azione, considerando che la crescita macro degli annunci online nel 2023 sarà inferiore a seguito dei risultati più deboli del terzo trimestre 2022 e dell’incertezza ancora elevata.