Mercati asiatici – Sottotono con nuovi rischi per l’escalation della guerra in Ucraina

Seduta perlopiù sottotono per i principali listini asiatici con i nuovi rischi geopolitici e nonostante la chiusura positiva di Wall Street.

In Cina, Shanghai viaggia a -0,4% e Shenzhen a -0,7% mentre Hong Kong segna un ribasso dell’1%. Giappone poco mosso con Nikkei a +0,1% e Topix in parità.

La fiducia legata alla prospettiva di un rallentamento del ritmo degli aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve ha lasciato spazio a nuovi timori per un’escalation della guerra in Ucraina.

Il tutto dopo la caduta di due missili sul confine polacco e la conseguente uccisione di due persone. Tuttavia, secondo le valutazioni preliminari, questi missili sarebbero stati lanciati dalle forze ucraine contro un missile russo in arrivo nell’ambito del lancio di colpi russi di martedì contro le infrastrutture elettriche ucraine.

In vista del vertice Nato e la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu di oggi, la Russia nega di aver causato l’attacco e Biden ha dichiarato che probabilmente non è stata Mosca.

Nel frattempo, sul forex, il cambio euro/dollaro risale a quota 1,038 e il cambio tra il biglietto verde e lo yen in area 139,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 93 dollari e il Wti (-1,1%) a 86 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato l’1,4%, lo S&P500 lo 0,9% e il Dow Jones lo 0,2%.