Mercati – Finale negativo per l’Europa e Piazza Affari (-0,7%)

Le borse europee chiudono in calo e Wall Street prosegue in rosso, in un contesto di nuovo prudente dopo i recenti rialzi. Il Ftse Mib di Milano termina in ribasso dello 0,7% a 24.531 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%), il Dax di Francoforte (-1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

Oltreoceano, il Dow Jones è invariato mentre arretrano S&P500 (-0,6%) e Nasdaq (-1,3%), in scia agli ultimi dati macro e alle dichiarazioni contrastanti di alcuni membri della Federal Reserve.

Il report sulle vendite al dettaglio ha evidenziato una crescita oltre le attese (+1,3% mensile a ottobre), mentre John Williams della Fed di New York e Mary Daly di San Francisco hanno usato toni restrittivi, riaccendendo il dibattito sulle prossime mosse della banca centrale americana. Nei giorni scorsi, i dati sull’inflazione e alcuni interventi di esponenti del Fomc avevano rafforzato l’idea di un rallentamento delle strette monetarie, sostenendo gli acquisti sull’azionario.

In Europa la Bce ha pubblicato il Financial Stability Review di novembre, da cui emergono i crescenti rischi per la stabilità finanziaria e il possibile aumento delle insolvenze. Focus anche sulle parole di Mario Centeno, membro del Consiglio direttivo, secondo cui l’Eurotower deve assolutamente agire per evitare un’ondata di inflazione prolungata che provocherebbe una recessione economica.

Passano in secondo piano, invece, i timori di nuove escalation delle tensioni geopolitiche legati al lancio di alcuni missili in Polonia. L’ipotesi più accreditata è che si tratti di razzi antiaerei ucraini accidentalmente indirizzati nel territorio polacco.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti anche i dati Istat sull’inflazione di ottobre, che confermano un incremento del 3,4% mensile e rivedono la variazione annua a +11,8% da +11,9%. Negli Usa la produzione industriale ha registrato una flessione su base mensile dello 0,1%, a fronte del +0,1% previsto dagli analisti e del +0,1% di settembre (rivisto da +0,4%).

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,039 mentre il cambio tra biglietto verde e yen avanza leggermente a 139,6. Tra le materie prime tornano ad arretrare le quotazioni del greggio con il Brent (-2,1%) a 91,9 dollari e il Wti (-2,8%) a 84,5 dollari, nonostante il calo delle scorte Usa evidenziato dal report settimanale dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 192 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate le vendite colpiscono in particolare Amplifon (-3,7%), Saipem (-2,8%) e Telecom Italia (-2,8%), quest’ultima dopo il declassamento del rating a BB- da parte di Fitch. In rialzo invece Leonardo (+2,2%), Hera (+1,5%) e Banco Bpm (+1,4%).