Sciuker Frames – Aumenta la sensibilità del mercato sulla riqualificazione energetica degli edifici

Le recenti ricerche di mercato mostrano come i cittadini abbiano aumentato la sensibilità verso il tema della riqualificazione energetica delle abitazioni, ampliata anche dal caro bollette. Un trend che rafforza la strategia sostenibile di SCK Group, primo polo di infissi e schermature solari del design Made in Italy, sostenuta dagli obiettivi di riduzione delle emissioni da parte della Commissione europea. Anche per questo, la società ha aggiornato il proprio piano industriale, aumentando le stime di fatturato ed Ebitda 2022-2024 e prevedendo investimenti per 40 milioni.

“Il tema della riqualificazione energetica, a noi a cuore da diversi anni, è diventato oggi uno dei temi centrali per raggiungere gli obiettivi di riduzione di emissioni di CO2, mettendo in atto un cambio di prospettiva che ha modificato le abitudini degli italiani nella quotidianità”.

Così commenta l’Amministratore delegato di SCK Group, Marco Cipriano, la sempre maggiore sensibilità al tema dell’efficientamento energetico delle abitazioni, ambito che vede la società campana sempre più leader di mercato come principale energy saving company.

“A ottobre del 2021 alla presentazione del nostro piano industriale lo scenario poneva l’attenzione sulla responsabilità delle nostre abitazioni colpevoli del 36% per le emissioni di CO2 con 18 milioni di abitazioni che stimavamo fossero da riqualificare. Le ultime stime hanno però evidenziato che in effetti la situazione è più grave, essendo le abitazioni da efficientare 25 milioni”.

In tale contesto, diverse ricerche di mercato hanno evidenziato come “la sensibilità degli individui rispetto al vivere green si conferma totalmente trasformata con oltre il 40% della popolazione che è intenzionata a riqualificare energeticamente la propria abitazione nei prossimi 3-5 anni, in un trend ampliato ulteriormente all’aumento dei costi energetici”.

“Abbiamo ancora tanta strada da percorrere per sanare e rigenerare l’intero patrimonio abitativo del nostro Paese. In un anno, è stato efficientato appena l’1% dell’enorme patrimonio abitativo inquinante, nonostante gli incentivi fiscali concessi dallo Stato”.

Le regole europee

Come detto, le abitazioni restano il principale attore delle emissioni di CO2 in atmosfera. Gli edifici sono i più grandi consumatori di energia e per questo motivo l’Europa ha proposto la revisione della European performance of building directive introducendo ulteriori vincoli per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

La proposta si prefigge di aumentare il tasso e la profondità delle ristrutturazioni degli edifici, nonché migliorare le informazioni in materia di prestazione energetica e la sostenibilità degli edifici.

Tra gli obiettivi intermedi al 2030 posti dall’Ue figurano il target di riduzione delle emissioni nette di almeno il 55%, del 14% per quanto riguarda i consumi di energia finale, del 18% dei consumi per il riscaldamento e raffrescamento e un raddoppio del tasso di riqualificazione.

Appare evidente, quindi, come la Commissione Europea stia contribuendo a tale variazione di sensibilità̀ in quanto gli Stati membri dovranno implementare politiche che favoriscano una transizione energetica residenziale veloce.

Inoltre, “dal 2030 non si potranno vendere o affittare case nelle classi energetiche basse. Questo significa che i deal immobiliari dei prossimi anni inizieranno ad essere letti tenendo in considerazione la classe energetica e non solo location e prezzo al metro quadro”

Gli edifici a emissioni zero diventeranno il nuovo standard per quelli di nuova costruzione, a partire dal 2027 per quelli occupati da enti pubblici o di proprietà di questi ultimi, e a partire dal 2030 per tutti gli altri edifici di nuova costruzione.

L’aggiornamento del piano industriale 2022-2024

Un mega trend che rafforza ulteriormente la strategia del Gruppo, che aveva letto in anticipo l’importanza della sostenibilità delle abitazioni e che ha portato a un aggiornamento del piano industriale 2022-2024 alla luce delle importanti prospettive per i prossimi anni.

“Ci siamo mossi in questa direzione molti anni fa quando abbiamo iniziato a progettare e produrre infissi sostenibili dalle alte performance energetiche”, dichiara Cipriano. “Poi con Ecospace (acquisita nel 2020) abbiamo trasformato i primi condomini italiani rendendoli ad impatto zero per le città del futuro”.

Il futuro di SCK Group svilupperà sempre di più due direttrici sinergicamente connesse: il polo industriale (che comprende le tre società Sciuker Frames, GC Infissi e Teknika), che produrrà ed integrerà sempre più prodotti riguardanti infissi e schermature solari, e la eSCKo che progetterà l’abitare green e ne coordinerà l’implementazione.

“Il piano proietta una crescita ancora più esponenziale di quanto non fosse stimato in precedenza. È un aggiornamento e arriva al 2024, perché aspettiamo le decisioni del nuovo governo in tema di riqualificazione energetica per poi proiettarci al 2025 e oltre”.

Una missione sostenibile che però non si limita, in termini di durata, alla fine degli incentivi fiscali, come dimostrato dalla costante entrata ordini anche negli ultimi mesi con bonus inferiori al 110%.

“La sottoscrizione di nuovi contratti con percentuali inferiori al 110 rappresenta per noi un sounding check, confermandoci quanto gli studi e le statistiche di mercato avevano preannunciato: la sensibilità dei cittadini ad investire proprie risorse per vivere in una casa energeticamente efficiente è esponenzialmente aumentata” conferma l’Ad.

“La transizione di Ecospace dal superbonus alla eSCKo subisce pertanto un’ulteriore accelerazione costruendo parte di quello che sarà backlog nel 2024 e oltre, dato che non abbiamo alcun obbligo temporale nell’ultimare i progetti di riqualificazione prima del 2025”.

 Migliorati i target al 2024

Alla luce della forte evoluzione del business e delle prospettive per i prossimi anni, la società ha recentemente aggiornato i target del proprio piano industriale con l’incremento delle stime di fatturato ed Ebitda.

“Se il piano nella precedente versione prevedeva una riduzione dei volumi della redditività e del fatturato perché si riduceva l’incentivo statale, oggi abbiamo visto che i target possono essere addirittura incrementati, perché il mercato è in salita e noi saremo sempre più leader di questo mercato”.

Nel dettaglio, il valore della produzione è ora atteso a 175 milioni nel 2022 (+14% rispetto alla precedente stima di 153 milioni), per poi salire a 224 milioni nel 2023 (+9% rispetto alla precedente stima di 205 milioni) e a 278,8 milioni nel 2024 (+20% rispetto alla precedente stima di 231,9 milioni).

A livello di redditività, l’Ebitda è previsto a 42,5 milioni nel 2022 (+10% rispetto alla precedente stima di 38,1 milioni), a 55,4 milioni nel 2023 (+5% rispetto alla precedente stima di 52,8 milioni) e a 70 milioni nel 2024 (+17% rispetto alla precedente stima di 58,2 milioni).

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta è prevista positiva per 14,3 milioni nel 2022 (12,6 milioni la precedente stima) dopo il pagamento di 6 milioni di dividendi, per poi migliorare ulteriormente a 48 milioni nel 2023 (38,4 milioni la precedente stima) e a 82 milioni nel 2024 (67,5 milioni la precedente stima).

Una crescita che beneficerà anche di investimenti per oltre 40 milioni nello sviluppo organico tra il 2022 e il 2024 (rispetto ai 27,6 milioni previsti nella precedente versione del piano per gli stessi anni) mediante l’ampliamento della produzione e l’allargamento della gamma prodotti per affermarsi come il primo polo italiano degli infissi e delle schermature solari dal design Made in Italy.

“Abbiamo rilanciato anche sul piano degli investimenti per diversi motivi: seguire la crescita del business per tutte le società del gruppo, ma anche perché vogliamo che il polo industriale sia sempre più efficiente, tecnologico e connesso tra tutti gli stabilimenti” spiega Cipriano.

Il tutto accompagnato dall’implementazione della strategia commerciale attraverso il rafforzamento di tutti i canali commerciali, incluso l’ampliamento degli SCK finestre store, oltre ad eventuali nuove operazioni di M&A strategiche valutate in arco piano al fine di consolidare la presenza nel mercato di riferimento oltre che accelerare il percorso di crescita organica.

###

Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Sciuker Frames