Il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un +0,6%, rispetto al +0,8% dell’analogo indice europeo e al +0,4% del Ftse Mib.
Chiusura poco mossa per le borse europee, nonostante i guadagni di Wall Street in scia ai segnali di raffreddamento dell’inflazione negli Usa. I prezzi alla produzione statunitensi hanno riportato una crescita inferiore alle attese ad ottobre, alimentando la prospettiva di un rallentamento delle strette monetarie da parte della Fed. Ipotesi rafforzata anche dalle ultime dichiarazioni di alcuni esponenti della banca centrale. In Europa, l’indice Zew tedesco è migliorato più delle stime, pur rimanendo negativo in scia alle aspettative di recessione.
Sul Forex, l’euro/dollaro resta sopra la parità mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a circa 210 bp, con il rendimento del decennale italiano in area 4,37%.
Sul listino principale, fa meglio Banca Generali (+1,4%).
Azimut (+0,9%), attraverso la controllata Azimut US Holdings, ha firmato un accordo per l’acquisizione del 35% in Kennedy Capital Management, gestore indipendente specializzato in azioni statunitensi Small e Mid Cap.
Banca Mediolanum (+0,6%) ha completato l’emissione inaugurale di un Green Senior Preferred Bond con scadenza a 4 anni e 2 mesi (gennaio 2027 e prima data di call nel gennaio 2026) per un ammontare complessivo di 300 milioni.
Crolla Nexi (%) dopo che Intesa Sanpaolo ha concluso la vendita dell’intera quota in essa detenuta, pari al 5,1% del capitale sociale.
Tra le mid e small, guida LVenture Group (+2,8%), in coda Met.Extra Group (-7,8%).