L’agenzia di rating Fitch ha modificato il giudizio di rating di Tim da livello BB outlook negative a livello BB- outlook negative.
Il declassamento riflette l’assenza di una sufficiente riduzione del debito nel 2022. Fitch prevede che il rapporto tra debito netto ed Ebitda superi quota 4,5x dal 2023, una soglia entro la quale è possibile mantenere un rating “BB”.
Il peggioramento del contesto macroeconomico aumenta i rischi di execution per la crescita dell’azienda e per la capacità di riduzione del debito.
L’Outlook Negativo riflette il peggioramento dei ratio di liquidità e di copertura degli interessi, che si stanno spostando verso un profilo di rating “B+”. I significativi investimenti e il free cash flow ancora negativo, in un momento di forte concorrenza di mercato, aumento dell’inflazione e tassi di interesse elevati, si traducono in riserve di cassa e parametri di liquidità inferiori.
Fitch continua a basare il rating di Tim sull’attuale perimetro operativo, che include i suoi asset di rete fissa. Vi è ancora incertezza sull’attuazione delle opzioni strategiche per ottimizzare il valore delle proprie attività e rafforzare la propria posizione competitiva. Qualsiasi impatto sul rating e sul profilo di credito dipenderà dai dettagli di qualsiasi transazione proposta e dalla successiva riallocazione del debito.