Mercati – Prevista apertura poco mossa per l’Europa

Prevista una partenza senza particolari spunti per le borse europee, in un contesto che vede l’attenzione degli operatori rimanere focalizzata sulle tensioni geopolitiche e sull’outlook della politica monetaria e dell’economia.

Chiusura in ribasso ieri a Wall Street, complici anche le indicazioni di alcuni esponenti della Federal Reserve sulla necessità di ulteriori strette. Il Nasdaq ha perso l’1,5%, lo S&P 500 lo 0,8% e il Dow Jones lo 0,1%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in ribasso dello 0,4%, mentre Shanghai cede lo 0,2% e Hong Kong oltre l’1% appesantita soprattutto dai titoli tecnologici e dopo un warning della banca centrale cinese sull’inflazione che ha penalizzato il sentiment.

I dati di ieri hanno mostrato il maggior incremento delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti da otto mesi, segnalando come la Federal Reserve abbia ancora strada da fare per frenare l’inflazione.

Mary Daly (Fed di San Francisco) ha dichiarato che una pausa nei rialzi dei tassi di interesse è “fuori discussione”, mentre John Williams (Fed di New York) ha dichiarato che la banca centrale dovrebbe evitare di incorporare i rischi per la stabilità finanziaria nelle sue considerazioni.

Intanto, Goldman Sachs ha alzato le proprie previsioni sul picco del costo del denaro negli Stati Uniti al 5,25% nella parte alta del range, in rialzo rispetto al 5% indicato in precedenza.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura finale dell’indice dei prezzi al consumo a ottobre nell’Eurozona, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.