Mercati – Seduta fiacca per l’Europa, Milano chiude a -0,8%

Le borse europee archiviano le contrattazioni in ordine sparso, mentre arretra ancora Wall Street. Il Ftse Mib di Milano termina in ribasso dello 0,8% a 24.339 punti, in calo come il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%). Finale poco mosso invece per il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%). Oltreoceano, proseguono in rosso Dow Jones (-0,5%), S&P500 (-1%) e Nasdaq (-0,9%).

Gli ultimi dati macro e le dichiarazioni di alcuni esponenti della Federal Reserve hanno ridotto le speranze per un rallentamento anticipato delle strette monetarie, che avevano sostenuto i mercati in precedenza.

In giornata James Bullard della Fed di St. Louis ha sottolineato la necessità di alzare ancora i tassi di interesse, proiettandoli in un range tra il 5 e il 7% e accodandosi ai toni restrittivi usati ieri da Mary Daly (Fed di San Francisco) e John Williams (New York).

Inoltre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono risultate inferiori alle previsioni, sottolineando ulteriormente la forza del mercato del lavoro, all’indomani dei solidi dati sulle vendite al dettaglio.

Nel Vecchio Continente sono stati diffusi i dati finali di ottobre sui prezzi al consumo dell’eurozona, in accelerazione al 10,6% annuo dal 9,9% di settembre (+10,7% la stima preliminare). Numeri che alimentano le pressioni sulla Bce in vista della prossima riunione, anche se alcune indiscrezioni parlano di un ritocco al costo del denaro di soli 50 punti base, invece che 75, per non esasperare la recessione economica.

Per quanto riguarda la bilancia commerciale italiana, a settembre 2022 le esportazioni hanno registrato un incremento dell’1,6% e le importazioni una flessione dell’1,7%.

Sul Forex l’euro/dollaro scende a 1,033 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 140,6. In calo la sterlina a 1,178 dollari, dopo che il ministro delle Finanze inglese Jeremy Hunt ha delineato un piano fiscale da 55 miliardi di sterline che prevede aumenti delle tasse e tagli alla spesa.

Tra le materie prime accelerano al ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-3%) a 90,2 dollari e il Wti (-4,4%) a 81,9 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 190 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanza soprattutto Campari (+1,8%). Chiudono sopra la parità anche Finecobank (+0,65%) e Interpump (+0,4%) mentre arretrano Saipem (-5,8%), Leonardo (-3,1%) e Tenaris (-2,8%).