Nei primi 9M 2022 il gruppo Class Editori ha registrati ricavi pari a 53,66 milioni, in aumento del 16,3% vs il corrispondente periodo del 2021, una dinamica che riflette la crescita della raccolta pubblicitaria e lo sviluppo digitale, oltre alla ripresa dell’attività di eventi internazionali di Gambero Rosso.
In coerenza con le linee guida del piano industriale, l’attenzione al contenimento dei costi operativi ha consentito un incremento della redditività grazie a costi operativi (+14% a 47,82 milioni) aumentati meno che proporzionalmente rispetto alla crescita dei ricavi.
L’Ebitda positivo per 5,84 milioni (+44% a/a).
Il risultato della gestione non ordinaria è negativo per -0,86 milioni (vs -0,41 milioni).
Gli ammortamenti e le svalutazioni sono stati pari a 6,39 milioni, in diminuzione rispetto ai 6,82 milioni e gli oneri finanziari netti 2,55 milioni rispetto ai 2,40 milioni del 2021.
La perdita netta del gruppo è pari a -4,10 milioni, in calo rispetto ai -5,67 milioni del medesimo periodo del 2021.
A fine settembre l’indebitamento finanziario netto è pari a 84,25 milioni rispetto agli 83,13 milioni al 31 dicembre 2021. Circa 13,27 milioni si riferiscono all’iscrizione di passività finanziarie conseguenti all’introduzione del nuovo principio contabile internazionale IFRS, tenendo conto di questo effetto contabile l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2022 risulta pari a 97,52 milioni contro i 98,48 milioni a fine anno 2021.
Nel 3Q 2022 i ricavi totali sono stati pari a 15,09 milioni (+6,1% a/a). I costi operativi si sono fissati a 14,13 milioni (+11,7%) e l’Ebit del trimestre si è mantenuto sostanzialmente stabile a -1,42 milioni (-1,48 milioni nel 3Q 2021). Il risultato netto di competenza del gruppo riporta un deficit di 2,18 milioni (vs -2,54 milioni nel pari periodo dell’anno scorso).
In considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste, in assenza di un inasprimento delle sanzioni verso la Russia e/o degli impatti economici derivanti dalla guerra in Ucraina – tra cui anche una minore propensione agli investimenti pubblicitari – e di ulteriori aumenti dei prezzi, la Casa editrice ritiene che sia possibile confermare l’obiettivo di conseguire nel 2022 livelli di Ebitda migliori di quelli già positivi del 2021. Evoluzioni negative della situazione sanitaria, della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento potrebbero tuttavia condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.