Le borse europee proseguono in rialzo e Wall Street apre positiva, dopo la debolezza degli ultimi giorni in scia alla fermezza della Federal Reserve sulla necessità di alzare ancora i tassi.
Il Ftse Mib di Milano avanza dell’1,1%, seguito dal Cac 40 di Parigi (+1%), il Dax di Francoforte (+0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%). Avvio sopra la parità per Dow Jones (+0,5%), S&P500 (+0,5%) e Nasdaq (+0,5%).
Tornano gli acquisti sull’azionario, appesantito nelle ultime sedute dai segnali restrittivi dalla Fed. Le parole da “falco” di James Bullard (Fed di St. Louis) e colleghi hanno ridotto le speranze in merito ad una possibile fine anticipata del ciclo di strette monetarie.
Nel Vecchio Continente, Christine Lagarde è intervenuta allo European Banking Congress, parlando dei rischi di recessione in aumento e della necessità di alzare ulteriormente il costo del denaro. La presidente della Bce ha sottolineato che il ritmo dei ritocchi e il punto finale verranno determinati sulla base delle prospettive di inflazione, valutando anche le prospettive per l’economia e altri parametri.
Parole coerenti con l’ipotesi di un rialzo da 50 punti base nella prossima riunione dell’Eurotower. La Lagarde ha anche affermato che il bilancio dell’Eurotower deve essere normalizzato, in modo misurato e prevedibile, riferendosi ai titoli obbligazionari acquisiti attraverso il quantitative easing.
Sul Forex l’euro/dollaro perde leggermente terreno a 1,035 mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta a quota 139,75.
Tra le materie prime accelerano al ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-3,7%) a 86,5 dollari e il Wti (-4,2%) a 78,25 dollari, scivolando sui minimi da fine settembre e avviandosi verso la seconda perdita settimanale consecutiva.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 189 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,88%, in attesa questa sera del giudizio di Fitch sul rating dell’Italia.
Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate svettano Cnh (+2,6%), Pirelli (+2,5%), Enel (+2,3%) e Iveco (+2,3%). In calo Azimut (-0,8%), Leonardo (-0,7%) e Moncler (-0,6%).