Mercati – Apertura positiva per l’Europa, Milano a +0,5%

Partenza positiva per le borse europee, con l’attenzione degli operatori sempre rivolta all’outlook dell’economia e alle prossime mosse delle banche centrali mentre Milano attende l’aggiornamento del rating sull’Italia.

A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna lo 0,5% in area 24.460 punti. Frazionali rialzi anche per il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,55), il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%).

Il sentiment dei mercati negli ultimi giorni è stato appesantito da una serie di commenti hawkish provenienti da esponenti della Federal Reserve, che hanno allontanato l’ipotesi di una fine anticipata del ciclo di strette monetarie.

Con l’inflazione che sta solo cominciando a rallentare e la crescita delle vendite al dettaglio al ritmo più rapido da otto mesi, i membri della banca centrale Usa hanno enfatizzato la necessità di ulteriori interventi per estinguere le pressioni sui prezzi.

In particolare, ieri James Bullard (Fed di St. Louis) ha dichiarato che l’istituto di Washington deve continuare ad alzare i tassi di interesse, che potrebbero arrivare fino al 5-7%, portandoli a un livello sufficientemente restrittivo da abbassare l’inflazione.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro risale a 1,038, mentre il dollaro/yen scende a 139,7 dopo che l’accelerazione dell’inflazione in Giappone a ottobre ha messo pressione alla banca centrale nipponica su come spiegare la necessità di mantenere una politica monetaria accomodante.

Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 89,9 dollari e il Wti (+0,4%) a 82 dollari, avviandosi comunque a chiudere la settimana in ribasso in scia alle preoccupazioni per l’outlook della domanda.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 190 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,93%, in attesa questa sera del giudizio di Fitch sul rating dell’Italia.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio i petroliferi Tenaris (+1,7%), Eni (+1,3%) e Saipem (+1,2%), oltre a Cnh (+1,2%), mentre arretrano Amplifon (-1%) e Diasorin (-0,7%).