Mercati asiatici – Cauti dopo lancio di missile dalla Corea del Nord

Seduta cauta per i principali listini asiatici, in scia alla situazione geopolitica nonché ai segnali contrastanti sullo stato dell’economia americana e sulle prossime mosse della Fed.

In Cina, Shanghai viaggia a -0,6% e Shenzhen a -0,5%, in linea con Hong Kong (-0,6%). Giappone ancora poco mosso con Nikkei a -0,1% e Topix in parità.

Pesano le tensioni internazionali dopo che la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico intercontinentale verso il mar del Giappone, secondo una prima ricostruzione delle forze di Seul e di Tokyo. Missile partito da una base vicino a Pyongyang e caduto in mare ad ovest dell’isola di Oshima-Oshima nella prefettura di Hokkaido.

Alle tensioni geopolitiche si aggiungono le incertezze sulle prossime mosse delle banche centrali.

Il quadro contrastante sull’economia statunitense che ha visto un rallentamento dell’inflazione, dati sulle vendite al dettaglio aumentate al ritmo più veloce in otto mesi e richieste di sussidi di disoccupazione settimanali inferiori alle previsioni, ha portato i policy maker della Fed a ritenere che l’istituto debba fare ancora di più per frenare le pressioni sui prezzi.

Secondo il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, i tassi dovrebbero aumentare fino almeno al 5% – ​​5,25%, dichiarazione che fa seguito alle parole della numero uno dell’istituto di San Francisco, Mary Daly, la quale ha affermato che una sospensione degli aumenti dei tassi è “fuori discussione”.

Nel frattempo, sul forex, il cambio euro/dollaro risale a quota 1,037 e il cambio tra il biglietto verde e lo yen ridiscende in area 139,8. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,5%) a 90,2 dollari e il Wti (+0,7%) a 82,2 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Dow Jones ha chiuso in parità, mentre lo S&P500 e il Nasdaq hanno ceduto lo 0,3%.