Mercati – Finale positivo per l’Europa, Milano chiude a +1,4%

Le borse europee archiviano le contrattazioni in rialzo e Wall Street prosegue poco mossa, con gli operatori intenti a valutare l’outlook economico e le prossime mosse delle banche centrali. Il Ftse Mib di Milano termina con un guadagno dell’1,4% a 24.675, seguito dal Dax di Francoforte (+1,2%), il Cac 40 di Parigi (+1%), l’Ibex 35 di Madrid (+1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%).

Oltreoceano, proseguono in ordine sparso Dow Jones (+0,5%), S&P500 (+0,2%) e Nasdaq (-0,2%), con un possibile aumento della volatilità per la scadenza di opzioni per oltre 2.000 miliardi di dollari.

Nelle sedute precedenti, i listini americani sono stati appesantiti dai segnali restrittivi provenienti dalla Federal Reserve. I toni da “falco” di James Bullard (secondo cui i tassi devono salire almeno al 5-5,25%) e colleghi del Fomc hanno infatti ribadito la ferma volontà di non arrestare il ciclo di strette monetarie, al fine di contrastare efficacemente l’inflazione.

Nel Vecchio Continente, Christine Lagarde è intervenuta oggi allo European Banking Congress, parlando dei rischi di recessione in aumento e della necessità di alzare ulteriormente il costo del denaro. La presidente della Bce ha sottolineato che il ritmo dei ritocchi e il punto finale verranno determinati sulla base delle aspettative di inflazione, valutando anche le prospettive per l’economia e altri parametri.

Parole coerenti con l’ipotesi, circolata nelle ultime ore, di un rialzo da 50 punti base nella prossima riunione dell’Eurotower. La Lagarde ha anche affermato che il bilancio dell’Eurotower deve essere normalizzato in modo misurato e prevedibile, riferendosi ai titoli obbligazionari acquisiti attraverso il quantitative easing.

Sul Forex l’euro/dollaro perde leggermente terreno a 1,035 mentre il cambio tra biglietto verde e yen oscilla in area 140,0.

Tra le materie prime accelerano al ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-3,0%) a 87,1 dollari e il Wti (-3,2%) a 79,0 dollari, scivolando sui minimi da fine settembre e avviandosi verso la seconda perdita settimanale consecutiva.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 186 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,88%, in attesa questa sera del giudizio di Fitch sul rating dell’Italia.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate svettano Enel (+3,1%), Cnh (+3,0%) e Iveco (+2,7%) mentre arretra Azimut (-1,2%).