AbitareIn – Crescita continuativa e sostenibile con una solida pipeline

“Mantenere un impegno concreto e di lungo termine in ambito ESG; offrire una living experience ‘completa’ e sostenibile con il progetto Homizy; consolidare ulteriormente la leadership nel mercato residenziale milanese”. Sono queste le priorità strategiche illustrate da Marco Grillo, amministratore delegato di AbitareIn, ed Eleonora Reni, responsabile Relazioni Investitori, per continuare a crescere in maniera continuativa e sostenibile”. “Pilastri strategici”, aggiungono, il cui successo trova già testimonianza nei solidi dati su pipeline e conclusione dei lavori di realizzazione, in presenza di un mercato residenziale milanese che continua a muoversi a ritmi serrati, con volumi di compravendite che hanno ampiamente superato il pre-covid e prezzi ancora in salita”.

AbitareIn prosegue nel percorso di crescita continuativa e sostenibile in coerenza con il proprio modello di business che mette al centro la persona e la casa come prodotto ‘aspirazionale’ di consumo.

Tutto questo grazie alle iniziative predisposte dal top management che, come delinea Marco Grillo, amministratore delegato di AbitareIn, sono orientate a “mantenere un impegno concreto e di lungo termine in ambito ESG; offrire una living experience ‘completa’ e sostenibile con il progetto Homizy; consolidare ulteriormente la leadership nel mercato residenziale milanese”.

“Archiviati i primi nove mesi al 30 giugno 2022 con ricavi totali consolidati aumentati su base annua del 14,3% a 103,8 milioni, EBIT salito del 6,4% a 11,8 milioni, e un utile netto di pertinenza del gruppo di 5,7 milioni, i dati sulla pipeline e sulla conclusione dei lavori di realizzazione si mantengono solidi nell’ambito di un mercato residenziale milanese che continua a muoversi a ritmi serrati, con volumi di compravendite che hanno ampiamente superato il pre-covid e prezzi ancora in salita”.

“Il tutto però in un contesto macroeconomico globale”, conclude Grillo, “che ha naturalmente delle ripercussioni che interessano il nostro settore ma che AbitareIn sta fronteggiando con le più opportune misure”.

Marco Grillo, AD di AbitareIn, delinea le priorità strategiche

Marco Grillo, amministratore delegato di AbitareIn

“Mantenere un impegno concreto e di lungo termine in ambito ESG; offrire una living experience ‘completa’ e sostenibile con il progetto Homizy; consolidare ulteriormente la leadership nel mercato residenziale milanese”.

“Sono queste”, afferma Marco Grillo, “le priorità strategiche sulle quali restiamo focalizzati per continuare a crescere in maniera continuativa sempre in coerenza con il nostro modello di business che mette al centro la persona e la casa come prodotto ‘aspirazionale’ di consumo”.

“Il tutto sostenuto da solidi dati su pipeline e conclusione dei lavori di realizzazione e in presenza di un mercato residenziale milanese che continua a muoversi a ritmi serrati, con volumi di compravendite che hanno ampiamente superato il pre-covid e prezzi ancora in salita”.

“Mantenere un impegno concreto e di lungo termine in ambito ESG”

“Nella definizione delle nostre priorità strategiche”, spiega Eleonora Reni, “non possiamo prescindere dal tenere sempre più in considerazione l’impatto che hanno le nostre attività sul contesto in cui operiamo, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche con riferimento alle tematiche di sostenibilità”.

“In qualità di principale sviluppatore residenziale della città di Milano, la nostra attività coinvolge diversi soggetti, dalle comunità locali, alla catena di fornitura, alla Città nel suo complesso, ai nostri azionisti e stakeholder, oltre,

Eleonora Reni, responsabile Relazioni Investitori

naturalmente, alle persone che lavorano in AbitareIn”.

“Negli ultimi mesi abbiamo avviato, con il supporto dell’Università Cattolica”, evidenzia l’I.R.M., “un importante  progetto per la definizione di una strategia concreta e di lungo termine in ambito ESG, a riconferma del nostro impegno verso il costante miglioramento del nostro operato. Vogliamo non solo garantire un sempre più accurato monitoraggio delle nostre performance, ma anche porre le basi di un percorso che ci consenta di avere un impatto sempre più positivo sull’ambiente e sulle persone”.

“Offrire una living experience ‘completa’ e sostenibile con il progetto Homizy”

“Nel corso dei prossimi mesi saremo anche fortemente concentrati sull’avanzamento delle attività per lo sviluppo del progetto Homizy”, afferma Grillo.

“La società, che AbitareIn controlla per circa il 70%, ha aderito recentemente all’opzione fiscale delle SIIQ, al fine di ottenere la massima efficienza da un modello di business che, occupandosi della messa a reddito di immobili residenziali, si presta perfettamente a questa struttura”.

“Homizy, che si occupa della realizzazione e messa a reddito di immobili nella formula del co-living, dedicati alla categoria dei giovani lavoratori”, spiega, “è nata dalla volontà di rispondere alle esigenze abitative di questa categoria, per la quale non esiste ancora un’offerta adeguata”.

“Il nostro obiettivo”, sottolinea Grillo, “è quello di rispondere a un’emergenza abitativa che si fa sempre più insistente nella nostra città, offrendo ai giovani che escono dall’università e si affacciano al mondo del lavoro una living experience ‘completa’ e sostenibile, corredata da una serie di servizi che riteniamo indispensabili per questo segmento di mercato, che permetta il confronto, la creazione di relazioni, il networking”.

“Attualmente la società ha all’attivo due progetti in corso di realizzazione, per un totale di circa 600 camere, che saranno disponibili sul mercato entro la fine del prossimo anno”.

“Consolidare ulteriormente la leadership nel mercato milanese”

“La crescita”, afferma Grillo, “rimane una delle nostre priorità strategiche, che portiamo avanti dalla nascita del nostro progetto e che ci ha portati oggi a collocarci in una posizione di leadership nel mercato milanese, che intendiamo consolidare ulteriormente”.

“Il mercato residenziale della nostra Città”, spiega, “continua ad offrire importanti opportunità, è un mercato fortemente dinamico e vitale, con uno strutturale gap tra offerta di qualità fortemente limitata e una domanda che non conosce sosta”.

“In questo contesto”, conclude Grillo, “il nostro obiettivo rimane quello di cogliere nel modo più ampio le possibilità offerte dal mercato e dalla competenza che abbiamo maturato, per crescere ulteriormente in termini dimensionali e valutare le opportunità di un’espansione anche in termini geografici, grazie ad un modello di business che, facendo della tecnologia uno dei suoi principali punti di forza, è facilmente esportabile ed adattabile a diversi contesti”.

I risultati dei nove mesi al 30 giugno 2022

AbitareIn archivia i primi nove mesi al 30 giugno 2022 con ricavi totali consolidati aumentati su base annua del 14,3% a 103,8 milioni, dinamica influenzata in modo sostanziale dall’avanzamento dei lavori sui cantieri.

Nel dettaglio emerge che il fatturato deriva principalmente da 63 milioni di variazione delle rimanenze per avanzamento lavori – al netto dello scarico (conseguente ai rogiti) degli appartamenti consegnati ai clienti (10 milioni nel terzo trimestre 2021); 16,9 milioni di variazione delle rimanenze per acquisto di nuovi complessi immobiliari (39,2 milioni
nel terzo trimestre 2021), 19,4 milioni di ricavi per vendite, derivanti dai rogiti delle unità immobiliari consegnate ai clienti (40,8 milioni nel terzo trimestre 2021).

L’avanzamento della produzione è stato pari a 81,4 milioni (41,9 milioni nel terzo trimestre 2021), per la prosecuzione dei lavori di costruzione sui cantieri di Milano City Village, Trilogy Towers e Palazzo Naviglio e delle opere propedeutiche alla costruzione sulle aree di Lambrate Twin Palace, Cadolini ex- Plasmon, Porta Naviglio Grande, Savona 105 e BalduccioDodici e NoLo.

L’EBIT è aumentato del 6,4% a 11,8 milioni.

L’EBT si è attestato a 9,7 milioni (11,2 milioni al 30 giugno 2021) influenzato, in diminuzione, dalle seguenti partite: 5,9 milioni del provento derivante dall’IPO della controllata Homizy, contabilizzato invece direttamente a patrimonio netto, senza transitare da conto economico (benché abbia determinato un flusso finanziario positivo pari all’importo di cui sopra); rettifica in diminuzione di 5,6 milioni, già interamente recepita con l’approvazione dei dati del primo trimestre dell’esercizio, dovuta all’incremento dei costi di costruzione sui cantieri di prossima consegna; 1,3 milioni, relativi ai costi figurativi derivanti dall’applicazione dell’IFRS 2 relativamente alla quota parte di Stock Grant stabilite a favore del management.

A livello adjusted, l’EBT è balzato del 78,6% a 22,5 milioni (12,6 milioni al 30 giugno 2021), comprensivo del provento derivante dall’IPO di Homizy e al netto delle partite in diminuzione di cui sopra.

Il dato dell’EBT è influenzato, in aumento, per 0,4 milioni, dal provento non derivante dalla gestione caratteristica, dato dalla plusvalenza per la rivalutazione al fair value della partecipazione in Tecma Solutions.

Il periodo si è chiuso con un utile netto di pertinenza del gruppo di 5,7 milioni (8 milioni al 30 giugno 2021) a cui vanno sommati 5,9 milioni del provento derivante dall’IPO di Homizy, già contabilizzati a riserva di patrimonio netto. 

Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 108,8 milioni (75,1 milioni al 30 settembre 2021), influenzato in aumento dall’avanzamento dei cantieri in corso, con investimenti complessivi di 54,6 milioni, e dagli acquisti di nuove aree per 15,8 milioni (al netto degli acconti versati negli esercizi precedente). Pertanto, a fronte di investimenti complessivi per 70,4 milioni, l’indebitamento finanziario netto si è incrementato di 33,7 milioni.

Focus su stato di avanzamento della pipeline e conclusione lavori

“Ad oggi la pipeline di AbitareIn”, afferma Grillo, “è composta da 21 aree situate a Milano, in diverse zone ad alto potenziale di crescita come Lambrate, Navigli, Porta Romana e Accursio”.

“Le aree si trovano in diverse fasi di sviluppo: su alcune stiamo portando avanti l’iter per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni, su altre sono già in corso attività propedeutiche alla realizzazione dei complessi immobiliari, quali demolizioni e attività di bonifica e risanamento, o le attività costruttive vere e proprie, alcune delle aree sono attualmente in commercializzazione (nella modalità delle microcampagne) con i progetti di Lambrate Twin Palace, Palazzo Sintesy e BalduccioDodici”.

“Infine”, conclude, “tre dei nostri progetti, Milano City Village, Palazzo Naviglio e Trilogy Towers sono attualmente nella fase conclusiva dei lavori di realizzazione (per i primi due sono già state presentate le dichiarazioni di Fine Lavori): 430 appartamenti complessivi, per un controvalore totale di oltre 180 milioni di €, che saranno consegnati ai clienti nel corso dei prossimi mesi”.

L’outlook di mercato sui prossimi mesi

“Dalle previsioni relative al mercato residenziale”, riporta Reni, “emerge che Milano continua a muoversi a ritmi serrati, con volumi di compravendite che hanno ampiamente superato il pre-covid e prezzi ancora in salita (i dati di Tecnocasa parlano di un +4% del primo semestre 2022 rispetto al secondo semestre 2021) in cui il mercato del nuovo è quello che registra la migliore performance: il nuovo a Milano vale in media 6.167 € al mq (+5,7% in un anno) secondo i dati rilasciati in questi giorni dalla Camera di Commercio”.

“Anche sui nostri progetti in commercializzazione, Lambrate Twin Palace, Palazzo Sintesy e BalduccioDodici”, enfatizza l’I.R.M., “abbiamo assistito negli ultimi mesi ad un forte interesse da parte delle famiglie, e non solo, a riprova del fatto che la casa, a Milano, continua ad essere una priorità”.

Il contesto macroeconomico globale e le misure per fronteggiarlo

“Il contesto macroeconomico globale ha naturalmente delle ripercussioni che interessano il nostro settore”, commenta Grillo.

“Da un lato l’incremento nel costo di alcuni materiali, dovuto oggi principalmente al caro dell’energia, comporta che i costi per la realizzazione dei complessi residenziali siano aumentati. Per quanto ci riguarda nello specifico, abbiamo sterilizzato il rischio sui progetti attualmente in commercializzazione mediante l’introduzione, nei contratti di vendita con i clienti, di una clausola di adeguamento del prezzo che prevede l’incremento del prezzo di vendita sulla base di quanto rilevato nell’indice dei costi di costruzione del settore residenziale realizzato dalla Camera di Commercio di Milano”.

“Il caro energia”, aggiunge, “rappresenta d’altronde anche una spinta verso l’acquisto di abitazioni nuove, che le famiglie prediligono in quanto maggiormente efficienti e performanti dal punto di vista energetico, rappresentando quindi un valido strumento per la riduzione delle spese”.

“Dall’altro lato”, conclude l’AD, “l’aumento dell’inflazione, come si è sempre verificato storicamente, rappresenta per il settore immobiliare una congiuntura positiva: le case sono un bene materiale il cui valore cresce durante i periodi di alta inflazione e costituiscono quindi una valida alternativa ad altri tipi di investimento, che diversamente soffrono in tali circostanze”.

Le proiezioni degli analisti

Nello studio di inizio copertura dello scorso 27 ottobre, Kepler Cheuvreux stima ricavi consolidati sostanzialmente stabili a 124,6 milioni nel 2021/22 ma che dovrebbero poi crescere fino a 213 milioni nel 2023/24, con un CAGR 20/21-23/24 del 19,5%.

L’Ebitda e l’Ebit, su base adjusted, sono previsti rispettivamente a 22,3 e 20,7 milioni nell’esercizio corrente e a 55,9 e 53,3 milioni nel 2023/24, con CAGR del 38,2 e del 39,1%.

Le stime indicano un utile netto adjusted a 7,6 milioni nel 2021/22 che dovrebbe poi balzare fino a oltre 35 milioni nel 2023/24 (CAGR +43,3%).

Sul fronte patrimoniale, gli analisti prevedono un indebitamento finanziario netto a 122,9 milioni nel 2021/22 e a 24 milioni a fine triennio.