Mercati – Europa chiude debole su timori Covid in Cina, Milano a -1,3% con lo stacco dividendi

Chiusura debole per le borse europee in linea all’andamento negativo di Wall Street, in un mercato appesantito dai timori per la situazione Covid in Cina e mentre restano le preoccupazioni per l’andamento dell’economia e dell’inflazione e la risposta delle banche centrali.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1,3% a 24.356 punti, appesantito anche dallo stacco della cedola di diverse big di Piazza Affari. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%), mentre avanza l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%).

Oltreoceano, il Nasdaq perde l’1%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,3%, nella prima seduta di una settimana che sarà caratterizzata dalla festività del Thanksgivig Day negli Stati Uniti.

Ad appesantire il sentiment degli investitori contribuiscono le notizie sul fronte della pandemia provenienti dalla Cina, che nel weekend ha registrato le prime vittime legate al virus in circa sei mesi.

Il peggioramento dei focolai in diverse aree del paese sta diminuendo le aspettative che le autorità si allontanino dalla politica zero-Covid, nonostante le recenti ipotesi di un allentamento delle restrizioni.

Dall’altra parte, persistono i timori per l’outlook dell’economia a stelle e strisce in scia alle strette della Fed per combattere l’inflazione, dopo i commenti di diversi esponenti dell’istituto di Washington, che la scorsa settimana hanno ribadito la necessità di ulteriori rialzi dei tassi d’interesse.

A tal proposito, l’attenzione degli operatori questa settimana sarà rivolta soprattutto sui verbali dell’ultima riunione del Fomc, in cerca di maggiori indicazioni sul percorso di aumenti del costo del denaro.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in discesa a 1,024 e il dollaro/yen risalito in area 142.

Tra le materie prime in forte calo le quotazioni del greggio con il Brent (-5,4%) a 82,9 dollari e il Wti (-5,3%) a 75,8 dollari, che hanno accelerato l ribasso in seguito alle indiscrezioni secondo cui l’Opec+ starebbe valutando un incremento della produzione di 500.000 barili al giorno.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di circa sei punti base in area 193, con il rendimento del decennale italiano al 3,91%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Inwit (+1,3%), Unicredit (+1,2%), Banco Bpm (+0,9%) e Stellantis (+0,9%), mentre le vendite colpiscono in particolare Saipem (-5,7%), Telecom Italia (-4,1%) e Nexi (-3,1%). In calo anche Mediobanca (-7,4%), Tenaris (-5,4%) ed Eni (-5,2%) complice lo stacco dividendi.