Mercati – Proseguono sottotono con la debolezza di Wall Street

I listini europei proseguono perlopiù in territorio negativo dopo l’apertura debole di Wall Street in un clima che resta appesantito dai timori per le prospettive di crescita negli Stati Uniti e il possibile inasprimento delle restrizioni anti covid in Cina.

A Milano il Ftse Mib perde l’1,1% in area 24.404, complice lo stacco della cedola di diverse big di Piazza Affari. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%). Resiste il Ftse 100 di Londra (flat), mentre avanza l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%). A Wall Street in calo Nasdaq (-0,7%) e S&P500 (-0,3%) mentre tiene il Dow Jones sulla parità.

Si riaccendono le preoccupazioni che le autorità di Pechino possano ricorrere nuovamente a dure restrizioni contro la pandemia dopo la notizia della recrudescenza del virus e di nuovi decessi legati all’infezione.

Occhi puntati questa settimana anche sui verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve che potrebbero fornire nuovi segnali sulla traiettoria di aumenti dei tassi da parte della banca centrale americana.

Sul fronte dell’outlook dell’azionario, Goldman Sachs ha avvertito sulla possibilità che gli investitori che si attendono un miglioramento nel 2023 potrebbero rimanere delusi, con la fase di mercato ribassista che potrebbe non essersi ancora conclusa.

Intanto sul Forex il clima di incertezza sta premiando il biglietto verde in qualità di bene rifugio, con il cambio dollaro/yen in rialzo a 141,6. In discesa l’euro/dollaro a 1,025.

Tra le materie prime, forte ribasso delle quotazioni del greggio con il Brent (-4,8%) a 83,4 dollari e il Wti (-4,6%) a 76,4 dollari, scivolate in prossimità dei minimi da circa due mesi tra i timori per la domanda di carburante da parte della Cina e la forza del dollaro.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa 4 punti base in area 191 con il rendimento del decennale italiano al 3,88%, con lo sguardo sul Consiglio dei ministri in programma oggi sulla Manovra economica che prevede un pacchetto da 32 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, bene Banco Bpm (+1,5%), Unicredit (+1%) e Ferrari (+0,9%) mentre arretrano Mediobanca (-7,2%), Eni (-4,6%), complici lo stacco cedola, e Saipem (-4,6%).