La società guidata da Stefano Donnarumma è stata inclusa per la terza volta nel GLIO/GRESB ESG Index con il rating ‘A’ (il massimo livello di valutazione su una scala che parte dal livello più basso ‘E’), a fronte di una media globale delle aziende valutate che è risultata pari a ‘C’.
Il GLIO/GRESB ESG Index seleziona le migliori pratiche in campo ambientale, sociale e di governance (ESG) adottate da aziende quotate che gestiscono infrastrutture cruciali dell’energia, dei trasporti e delle reti di telecomunicazioni.
Nello specifico, quest’anno Terna ha migliorato il proprio punteggio da 85 a 91 su 100 (la media globale delle società valutate è stata pari a 64), posizionandosi così nella fascia di score più alta dell’indice che include solo altre sei società internazionali.
Con questo ulteriore riconoscimento internazionale, la società che gestisce la rete elettrica italiana in alta e altissima tensione rafforza sempre di più la sua presenza ai vertici mondiali della sostenibilità e conferma il proprio ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica.
La sostenibilità, infatti, è un driver strategico e uno dei pilastri su cui si basa l’attività di Terna: i circa 10 miliardi di euro complessivi di investimenti, che l’azienda ha previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’, sono considerati per loro natura sostenibili per il 99% in base al criterio di eleggibilità introdotto dalla Tassonomia Europea.
La leadership di Terna nel campo ESG, riconosciuta anche da CDP (ex Carbon Disclosure Project) è testimoniata, oltre alla conferma nel GLIO/GRESB ESG Index, anche dalla presenza della società nei principali indici ESG e nelle più importanti classifiche internazionali, tra i quali: Dow Jones Sustainability Index, Bloomberg Gender Equality Index, ECPI, Euronext Vigeo Eiris, FTSE4Good, MIB 40 ESG, MSCI, S&P Global 1200 ESG e Stoxx Global ESG Leaders.