Enel – Decarbonizzare e digitalizzare le reti e riposizionare business e geografie, le chiavi del piano al 2025

Nel periodo di Piano 2023-2025, il Gruppo Enel prevede di focalizzarsi su una filiera industriale integrata verso un’elettrificazione sostenibile e di conseguire un riposizionamento strategico dei business e delle aree geografiche; il tutto assicurando la crescita e la solidità finanziaria.

A tal fine, tra il 2023 e il 2025 il Gruppo prevede di investire un totale di circa 37 miliardi di euro per implementare le seguenti quattro azioni strategiche:

Bilanciamento della domanda dei clienti e dell’offerta per ottimizzare il profilo di rischio/rendimento

Entro il 2025, nei sei Paesi “core” (Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia) il Gruppo prevede di vendere circa l’80% dei volumi di elettricità con contratti a prezzo fisso, un aumento di circa 15 TWh (+7%) rispetto alle stime per il 2022.

Il Gruppo stima di soddisfare il 100% delle vendite a prezzo fisso con la propria produzione e con Power Purchase Agreements (PPA) di lungo periodo, prevedendo che il 90% circa sia coperto da fonti carbon-free, per assicurare ulteriormente l’evoluzione dei margini del Gruppo.

Ciò permetterà a Enel di attuare una strategia commerciale di lungo termine, stabile e visibile, riducendo quindi i rischi a breve termine associati alla volatilità esterna e promuovendo la transizione dei clienti del Gruppo dall’energia proveniente da fonti fossili all’elettricità sostenibile.

A tal fine, il Gruppo prevede di accelerare nei prossimi tre anni la diffusione di servizi a valore aggiunto e di un’infrastruttura di ultima generazione, nello specifico:

• punti ricarica per veicoli elettrici (da circa 0,5 milioni stimati nel 2022 a 1,4 milioni circa nel 2025);
• sistemi di accumulo behind-the-meter (da circa 99 MW stimati nel 2022 a 352 MW circa nel 2025);
demand response (da circa 8,4 GW stimati nel 2022 a 12,4 GW circa nel 2025).

Decarbonizzazione per assicurare competitività, sostenibilità e sicurezza

Entro il 2025, il Gruppo prevede di aggiungere circa 21 GW di capacità rinnovabile installata (di cui circa 19 GW nei Paesi “core”), grazie a una pipeline di circa 425 GW.

Prosegue l’implementazione del modello di business di “Stewardship” per cogliere ulteriori potenziali opportunità in Paesi “non-core” e massimizzare la creazione di valore a livello globale.

La strategia di decarbonizzazione consente di confermare ancora una volta l’impegno del Gruppo verso il raggiungimento di zero emissioni al 2040, con obiettivi fissati per tutti gli Scope in linea con lo scenario di 1,5°C e in corso di validazione da parte della Science Based Targets initiative.

Rafforzamento, sviluppo e digitalizzazione delle reti per abilitare la transizione

La strategia di Enel per le reti riguarda Italia, Spagna, Brasile, Cile e Colombia, dove il Gruppo ha una posizione integrata e dove la sua esperienza nell’evoluzione digitale può essere utilizzata al meglio, principalmente nelle grandi aree metropolitane.

L’intensità degli investimenti del Gruppo per cliente nel settore delle reti aumenterà di circa il 30% in media nel periodo 2023-2025 rispetto alla stima per il periodo 2020-2022, secondo i seguenti driver:

  • migliorare qualità e resilienza per gestire al meglio l’incremento di carico, affrontando al contempo le sfide poste dagli eventi legati al cambiamento climatico;
  • digitalizzare gli asset del Gruppo in corso, al fine di migliorare l’efficienza e ridurre le
    interruzioni di rete;
  • incrementare i clienti di rete digitalizzati, che si prevede raggiungano l’80% circa nel 2025 (+20 punti percentuali rispetto alle stime per il 2022);
  • aumentare le connessioni per affrontare il futuro incremento delle risorse energetiche distribuite e l’espansione delle reti urbane.

Razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree geografiche

Per fine 2022 Enel si attende di completare la cessione degli asset di trasmissione in Cile, delle reti di distribuzione di Goiás e l’operazione relativa a Gridspertis, oltre a cristallizzare il valore del portafoglio gas in Cile.

A seguito di questa accelerazione, nel periodo 2023-2025 il Gruppo prevede un’ulteriore
razionalizzazione della propria struttura, uscendo da alcuni business e aree geografiche non più allineate alla propria strategia.

In linea con l’obiettivo di uscire dalle attività carbon-intensive, il Gruppo intende fare leva sull’attuale contesto di mercato per avviare l’uscita dalle attività nel settore del gas.

Il 2023 sarà l’anno chiave per la strategia di razionalizzazione a lungo termine del Gruppo, che prevede che:

  • le attività in Europa si concentreranno in Italia e Spagna con la cessione degli asset in Romania;
  • in America Latina, uscita da Perù e Argentina;
  • alcune aree geografiche, come Australia e Grecia, saranno inserite nel perimetro del modello di Stewardship;
  • cristallizzazione del valore del portafoglio gas in Spagna;
  • gli asset in Ceará saranno ceduti per focalizzarsi maggiormente sulle reti di distribuzione nei grandi agglomerati urbani (Rio e San Paolo);
  • cristallizzato il valore di altri asset minori nelle rinnovabili non legati a consistenti basi clienti a valle.

Nel 2024, il Gruppo inoltre prevede di cristallizzare il valore dei suoi asset negli Stati Uniti e di Enel X Way.

Tale piano avrà effetti sui risultati economici e finanziari di Gruppo:

  • contributo positivo alla riduzione dell’indebitamento netto di Gruppo per circa 21
    miliardi, che raggiungerà un livello massimo nel 2023, quando si prevede che supererà i
    12 miliardi;
  • impatto sull’EBITDA ordinario di Gruppo a regime di circa 2,8 miliardi e sull’Utile netto ordinario di Gruppo di circa 900 milioni nel 2024.

Entro la fine del periodo di Piano, il Gruppo prevede di conseguire una struttura più agile, focalizzandosi sui Paesi “core”, con una prevista riduzione dell’incidenza delle minoranze azionarie e un significativo miglioramento delle metriche di credito. Entro il 2025, il Gruppo prevede di gestire un totale di circa 75 GW di capacità rinnovabile (inclusi 4 GW di BESS), pari a circa il 75% della produzione totale, portando la quota di generazione senza emissioni all’83% circa.