Oil & Gas (-4,2%) – Giù Eni (-5,2%) e Tenaris (-5,4%) con lo stacco della cedola

Chiusura debole per le borse europee, in un mercato appesantito dai timori per la recrudescenza del Covid in Cina e mentre restano le preoccupazioni per l’andamento dell’economia e dell’inflazione e la risposta delle banche centrali.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1,3% a 24.356 punti, scontando anche lo stacco dividendi di diverse big. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -4,2%, rispetto al -2,8% del corrispondente indice europeo.

In rosso le quotazioni del greggio, che hanno accelerato al ribasso in seguito alle indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal secondo cui l’Opec+ starebbe valutando un incremento della produzione di 500.000 barili al giorno.

Sul fronte della domanda, preoccupa la situazione della pandemia in Cina. Il numero di nuovi casi è rimasto vicino ai picchi di aprile, registrando nuove vittime per la prima volta da circa sei mesi.

Le scuole di alcuni distretti della capitale Pechino sono passate alle lezioni online dopo che i funzionari hanno chiesto ai residenti di rimanere a casa, mentre la città meridionale di Guangzhou ha ordinato un lockdown di cinque giorni nel distretto più popoloso.

Il peggioramento dei focolai in diverse aree del paese sta diminuendo le aspettative che le autorità si allontanino dalla politica zero-Covid, nonostante le recenti ipotesi di un allentamento delle restrizioni.

Goldman Sachs ha abbassato le previsioni sul Brent per il quarto trimestre di 10 dollari a 100 dollari al barile, complici le preoccupazioni per la possibilità di ulteriori misure restrittive in Cina.

Tra le big del comparto in calo Saipem (-5,7%), dopo che venerdì la Corte Suprema algerina ha rigettato il ricorso contro la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Algeri nel procedimento penale relativo al progetto di GNL3 Arzew. Saipem ha fatto sapere che si riserva di impugnare la decisione della Corte suprema presso ogni sede competente.

In rosso anche Eni (-5,2%) e Tenaris (-5,4%), complice lo stacco della cedola rispettivamente da 0,22 euro e 0,17 dollari. Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in ribasso Saras (-3,5%), mentre ha limitato le perdite Maire Tecnimont (-0,7%).