L’aggiornamento del Piano 2021-2030 conferma Economia circolare e Transizione energetica come pilastri della strategia del Gruppo A2A, a cui contribuiscono tutte le Business Unit (Energia, Ambiente e Smart Infrastructures – ex B.U. Reti e Calore).
Restano invariati gli obiettivi di investimento del primo Piano decennale presentato a
gennaio 2021, con una loro rimodulazione focalizzata sullo sviluppo nei business distintivi del mercato domestico prevalentemente attraverso crescita organica.
Sul fronte dell’Economia Circolare, la Life Company ha già investito oltre 1 miliardo nel biennio ’21-’22 e prevede a Piano investimenti complessivi pari a circa 5 miliardi, focalizzandosi sulla chiusura del ciclo dei rifiuti, sul recupero di materia, energia e calore e sullo sviluppo delle bioenergie, conseguendo un EBITDA di 0,8 miliardi al 2030.
Con l’aggiornamento del Piano, il Gruppo accrescerà la capacità di trattamento e valorizzazione dei rifiuti consolidando il ruolo di leader nel Wasteto-Energy e un posizionamento rilevante nel segmento del mercato del biometano.
Grazie ai propri investimenti, A2A disporrà nel 2030 di impianti in grado di produrre 1,9 TWh di energia termica destinata al teleriscaldamento, 2,5 TWh di energia elettrica, e di impianti di trattamento di rifiuti organici e scarti agroalimentari per produrre 170 Mmc di biometano.
Inoltre, A2A lancerà il business di riciclo delle batterie al litio. Grazie a questo nuovo business, il Gruppo sarà in grado di trattare circa 10 kton di batterie ogni anno.
Il piano per la Transizione Energetica prevede investimenti complessivi pari a circa 11 miliardi, focalizzati sullo sviluppo delle energie rinnovabili, flessibilità ed elettrificazione
dei consumi, con un EBITDA obiettivo al 2030 pari a circa 1,7 miliardi.
Gli oltre 2 miliardi di euro già investiti nel primo biennio di Piano hanno consentito di rafforzare la posizione di A2A nel campo della generazione da fonti rinnovabili consolidando una piattaforma per lo sviluppo greenfield successivo.
Entro il 2030, il Piano mira a costruire un portafoglio da 5 GW tra idroelettrico, solare ed eolico, in grado di produrre circa 9 TWh di energia green.
Per garantire una maggiore penetrazione delle fonti rinnovabili non programmabili, A2A svilupperà un mix di soluzioni che contribuiranno all’aumento di 1,7 GW di nuova flessibilità al 2030, grazie a un nuovo ciclo combinato a gas abilitato a blending con idrogeno (vincitore di un’asta Capacity Market), un nuovo gas peaker (già autorizzato), soluzioni di accumulo elettrochimico e potenziamenti volti ad aumentare il livello di flessibilità degli impianti (di cui due già realizzati).
Prosegue inoltre l’impegno a supporto dell’elettrificazione dei consumi, che sarà abilitata da investimenti nel rafforzamento e nello sviluppo della rete elettrica di A2A. Lato mercato verrà ampliata la base clienti offrendo nuove soluzioni a valore aggiunto, promuovendo la mobilità elettrica e lo sviluppo della generazione distribuita e dell’autoconsumo.
Nella visione di A2A, economia circolare e transizione energetica si integrano, sviluppando sinergie tra le Business Unit. Al 2030, il Gruppo produrrà circa 13 TWh complessivi fra energia verde e recupero energetico, combinando l’apporto di idroelettrico, fotovoltaico ed eolico con quello del Waste-toEnergy e delle bioenergie.
Sul fronte ESG, nell’aggiornamento del Piano al 2030 vengono confermati i target di decarbonizzazione che vedono A2A raggiungere il net-zero al 2040, con dieci anni di anticipo rispetto agli obiettivi comunitari, e la strategia incentrata sull’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili ed il ricorso a nuove tecnologie.