Banca Akros ha confermato la raccomandazione “Buy” sul titolo ABP Nocivelli e il target price a 5,70 euro. Prezzo obiettivo che incorpora un potenziale rialzista del 52,4% rispetto alla chiusura del 24 novembre 2022 a 3,74 euro.
Dallo studio emerge che i risultati dell’esercizio 2021/22 (periodo luglio 2021 – giugno 2022) sono stati sostanzialmente in linea con le stime degli analisti e hanno confermato la resilienza del modello di business di ABP nonostante, a partire dal secondo semestre (gennaio-giugno 2022), l’inflazione e l’aumento dei costi energetici.
Il gruppo, spiega Banca Akros, è riuscito negli ultimi mesi a rinegoziare i contratti e rafforzare la collaborazione con la pubblica amministrazione. Ciò ha consentito a Nocivelli di proteggere la propria redditività e generazione di cassa nel secondo semestre e di migliorare la visibilità sugli utili futuri.
Inoltre, questi accordi a lungo termine “comportano rischi di controparte molto bassi, dal momento che le pubbliche amministrazioni (che rappresentano circa il 90% del fatturato di Nocivelli) hanno accantonato risorse nel proprio budget per coprire tutte le spese prevedibili, comprese quelle relative all’approvvigionamento energetico, per l’intero anno”, aggiungono gli esperti, che sottolineano anche “la solidissima posizione finanziaria della società con una cassa netta di quasi 40 milioni a fine giugno”.
Ciò consente all’azienda di cogliere le opportunità di investimento che possono derivare dai progetti di Partenariato Pubblico e Privato (PPP).
La società, inoltre, ha confermato il suo portafoglio ordini di 600 milioni di euro nei prossimi 10 anni, mentre ha presentato domanda per diventare fornitore di importanti società statali coinvolte nelle ristrutturazioni per l’efficienza energetica.
A fine ottobre, poi, gli azionisti di ABP Nocivelli hanno approvato la distribuzione di un dividendo di 0,049 euro per azione (circa 1,5 milioni complessivi), che è stato pagato lo scorso 16 novembre.
Alla luce di ciò, Banca Akros ha confermato le proprie stime FY 22/23-23/24, che si basano sull’attuale perimetro e backlog. L’atteso aumento del valore della produzione è trainato principalmente dal settore delle costruzioni, che “solitamente produce margini inferiori rispetto ai contratti di servizi, e spiega quindi la diluizione dell’EBITDA margin”.
In ogni caso, gli analisti prevedono che l’attuale backlog produca un flusso stabile di EBITDA nella regione di 13/14 milioni per anno, grazie all’azione del management per affrontare l’aumento dei costi del carburante e dell’energia e trasformarlo in una “opportunità di business” per rafforzare la collaborazione con le pubbliche amministrazioni.
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