Partenza negativa per le borse europee, in un contesto in cui il sentiment dei mercati è appesantito dall’aggravarsi dei disordini civili in Cina per la sua rigida politica zero-Covid dopo la nuova ondata di contagi.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,9% in area 24.500 punti. In ribasso anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e il Dax di Francoforte (-0,5%).
Nel fine settimana ci sono state rivolte e proteste contro i lockdown in alcune grandi città della Cina, comprese Pechino e Shanghai, in un contesto di crescente malcontento pubblico per le severe misure anti-Covid del governo.
Il nervosismo causato dalla situazione in Cina contrasta con la spinta al sentiment dei mercati fornita dalla diffusione la scorsa settimana delle minute della Federal Reserve, che hanno rafforzato le aspettative su una moderazione nel ritmo delle strette monetarie.
Il focus degli operatori questa settimana sarà quindi rivolto soprattutto sui non farm payroll Usa di novembre che saranno pubblicati venerdì, in cerca di ulteriori indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria.
Da seguire, inoltre, gli interventi di diversi membri della Federal Reserve, tra cui il chairman Jerome Powell, mentre oggi parleranno il presidente della Fed di New York, John Williams, e quello della Fed di St. Louis, James Bullard, oltre al numero uno della Bce Christine Lagarde.
Intanto sul Forex il biglietto verde è premiato in qualità di bene rifugio, rafforzandosi soprattutto contro le valute di paesi maggiormente esposti al commercio con la Cina, come Australia e Corea del Sud. Il cambio euro/dollaro arretra a 1,038 e il dollaro/yen a 138,3.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-2,4%) a 81,7 dollari e il Wti (-2,5%) a 74,4 dollari, in un contesto in cui i tumulti in Cina penalizzano gli asset rischiosi e minacciano ulteriormente l’outlook della domanda di energia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 189 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,83%.
Tornando a Piazza Affari, in rosso soprattutto Telecom Italia (-2,9%), Saipem (-2,7%), Tenaris (-2,4%) ed Eni (-2,2%), mentre avanza Leonardo (+1,1%).