Mercati asiatici – Le proteste contro la politica zero-covid cinese pesano sui listini

Seduta negativa per i principali listini asiatici in scia alle proteste in varie città cinesi contro la rigida politica ’zero Covid’ di Pechino.

Shanghai cede lo 0,8% e Shenzhen lo 0,6%, deboli come Hong Kong che segna un -1,8% e il Giappone con Nikkei in calo dello 0,4% e Topix dello 0,7%.

Se da un lato le notizie provenienti dalla Cina preoccupano gli investitori, dall’altro lato il sentiment continua a beneficiare dei segnali incoraggianti emersi dai verbali diffusi la scorsa settimana relativi all’ultima riunione della Fed. Documenti che hanno evidenziato come che la maggior parte dei funzionari della banca centrale americana si sia dichiarato favorevole a un rallentamento del ritmo degli aumenti dei tassi di interesse.

A ciò si aggiunge il quadro delineato da alcuni dati macroeconomici che hanno contribuito ad alleviare i timori sull’inflazione, rafforzando ulteriormente l’aspettativa di ritocchi più contenuti al costo del denaro.

Occhi già puntati sugli appuntamenti chiave dei prossimi giorni tra cui i discorsi della presidente della Fed Jerome Powell e di altri membri della banca centrale americana oltre che la pubblicazione del job report.

Nel frattempo, sul forex, il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,038 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen cala a 138,00. Tra le materie prime, il petrolio si muove in ribasso con il Brent (-3,1%) a 81,1 dollari e il Wti (-3,1%) a 73,9 dollari al barile.

Il tutto che venerdì a Wall Street il Dow Jones ha chiuso a +0,4%, lo S&P500 in parità mentre il Nasdaq ha ceduto lo 0,5%.