Mercati – Europa prosegue negativa, a Milano in controtendenza Leonardo

Prosegue in ribasso la seduta delle borse europee in linea all’andamento negativo dei futures di Wall Street, in un clima appesantito dall’aggravarsi dei disordini civili in Cina per la sua rigida politica zero-Covid.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,9% in area 24.490 punti. In calo anche il Dax di Francoforte (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%). Oltreoceano, il derivato sul Nasdaq lascia sul terreno lo 0,9%, quello sullo S&P 500 lo 0,8% e quello sul Dow Jones lo 0,6%.

Nel fine settimana ci sono state rivolte e proteste contro i lockdown in alcune grandi città della Cina, comprese Pechino e Shanghai, in un contesto di crescente malcontento pubblico per le severe misure anti-Covid del governo.

I tumulti in Cina sembrano complicare le aspettative sul percorso di riaperture del paese che, insieme alle aspettative di una Federal Reserve meno aggressiva sui tassi di interesse, avevano contribuito a sostenere il sentiment dei mercati nelle ultime sedute.

Sul fronte macro, il focus degli operatori questa settimana sarà rivolto soprattutto sui non farm payroll Usa di novembre che saranno pubblicati venerdì, in cerca di ulteriori indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria.

Dall’ultima riunione del Fomc di novembre, gli investitori hanno fatto i conti con una serie di dati che hanno mostrato segnali di raffreddamento dell’inflazione, alimentando le ipotesi che l’istituto di Washington rallenterà il ritmo delle strette monetarie.

Ulteriori dettagli in tal senso potrebbero arrivare dagli interventi di diversi membri della Fed in programma nei prossimi giorni, tra cui il chairman Jerome Powell, mentre oggi parleranno il presidente della Fed di New York, John Williams, e quello della Fed di St. Louis, James Bullard. In Europa, invece, è atteso in giornata il discorso del numero uno della Bce, Christine Lagarde.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute. Il cambio euro/dollaro risale a 1,047 e il dollaro/yen scende a 137,8, con la moneta nipponica premiata in qualità di asset rifugio.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-3,2%) a 81 dollari e il Wti (-3,1%) a 74 dollari, scivolate sui minimi da circa un anno in un contesto in cui i tumulti in Cina penalizzano gli asset rischiosi e minacciano ulteriormente l’outlook della domanda di energia, aggiungendo pressioni al già fragile mercato petrolifero.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa cinque punti base in area 191, con il rendimento del decennale italiano al 3,88%.

Tornando a Piazza Affari, male in particolare i petroliferi Tenaris (-2,6%), Saipem (-1,9%) ed Eni (-1,8%), con le vendite che colpiscono anche A2A (-1,7%), Stm (-1,7%), Hera (-1,5%) ed Enel (-1,5%). In controtendenza Leonardo (+1,6%), dopo la maxi commessa in Brasile per i mezzi blindati prodotti da Iveco e da Oto Melara, società del gruppo della difesa italiano.