Obbligazioni – Tassi BTP e Spread in rialzo, domani l’asta a medio-lungo termine di fine mese

Prima metà di seduta in rialzo per i tassi europei con gli investitori attenti a monitorare l’aggravarsi dei disordini civili in Cina per la sua rigida politica zero-Covid e le prossime mosse delle banche centrali.

I principali listini continentali si muovono in territorio negativo con il Ftse Mib che cede lo 0,9%.

Nel fine settimana ci sono state rivolte contro i lockdown in alcune grandi città della Cina, comprese Pechino e Shanghai, in un contesto di crescente malcontento pubblico per le severe misure anti-Covid del governo.

I tumulti in Cina sembrano complicare le aspettative sul percorso di riaperture del paese che, insieme alle aspettative di una Federal Reserve meno aggressiva sui tassi di interesse, avevano contribuito a sostenere il sentiment dei mercati nelle ultime sedute.

Sul fronte macro, il focus questa settimana è rivolto soprattutto ai nonfarm payroll Usa di novembre che saranno pubblicati venerdì, in cerca di ulteriori indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria.

Dall’ultima riunione del Fomc di novembre, una serie di dati ha mostrato segnali di raffreddamento dell’inflazione, alimentando le ipotesi che l’istituto di Washington rallenterà il ritmo delle strette monetarie.

Ulteriori dettagli in tal senso potrebbero arrivare dagli interventi di diversi membri della Fed in programma nei prossimi giorni, tra cui il chairman Jerome Powell. In Europa, invece, è atteso in giornata il discorso del numero uno della Bce, Christine Lagarde.

Tornando all’obbligazionario, prevista per domani 29 novembre l’asta a medio-lungo termine di fine mese, in cui il Tesoro metterà a disposizione BTP 10 Anni (scadenza 1 maggio 2033) e CCTeu 7 Anni (scadenza 15 ottobre 2030) fino a 4,25 miliardi complessivi.

Nel frattempo, il rendimento del Btp decennale sale al 3,93% (+8 bp) con uno spread verso Bund in aumento di 4 bp a 192 punti base.

Oltreoceano, il tasso del T-Bond è poco mosso al 3,68%, mentre il cambio euro/dollaro risale a quota 1,048.