Oil & Gas – Forte calo del greggio con tumulti Covid in Cina

Le quotazioni del greggio sono in forte calo, appesantite prevalentemente dalle proteste avvenute nel fine settimana in Cina per la rigida strategia zero covid attualmente in atto, aggiungendo stress a un mercato petrolifero già fragile.

I futures su Brent e Wt cedono entrambi il 3% rispettivamente a 81 e 84 dollari al barile, svicolando in prossimità dei minimi da circa un anno.

I disordini nel paese, primo importatore di petrolio al mondo, hanno riguardato proteste contro i lockdown in alcune grandi città della Cina, comprese Pechino e Shanghai, innescando un sell-off sugli asset rischiosi, tra cui le commodity.

I mercati temono l’impatto delle proteste che stanno avvenendo in Cina sulle prospettive economiche del paese, aumentando il rischio che il governo introduca ulteriori misure restrittive dopo che i contagi hanno raggiunto un nuovo record questo mese.

Le autorità di Pechino, infatti, potrebbero decidere di continuare l’attuale strategia zero Covid, stringendo ulteriormente i limiti per la mobilità personale, anche se alcuni ipotizzato un allentamento delle restrizioni per non esacerbare ulteriormente le tensioni sociali.

Prosegue intanto lo stallo nelle discussioni dell’Unione europea sul price cap al petrolio russo, con le trattative che dovrebbero riprendere oggi, mentre la settimana prossima è in programma la riunione dell’Opec+.