Cofle – Accelera il percorso di internazionalizzazione con la nuova filiale in Francia

Cofle ha recentemente annunciato l’inizio delle attività della nuova società francese, operazione che rafforza ulteriormente l’internazionalizzazione del Gruppo puntando ad aumentare il fatturato sia della divisione OEM sia dell’After Market. Un investimento che si inserisce nel percorso di sviluppo del business annunciato in fase di IPO e che mira a crescere nei prossimi anni attraverso l’acquisizione di quote di mercato, anche grazie al lancio di nuovi prodotti a più alto valore aggiunto nell’elettronica e nella meccatronica, con chiari benefici in termini di marginalità. Il tutto senza dimenticare le opportunità di M&A come ulteriore fattore per accelerare la crescita dei ricavi, con target di aziende in grado di ampliare il proprio portafoglio prodotti.

Storia del Gruppo

Il Gruppo Cofle è una multinazionale specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione a livello mondiale di control cables e sistemi di comando a distanza per il settore off-road vehicles, automotive e after market automotive.

L’azienda nasce nel 1964 con l’introduzione di un sistema innovativo nella fabbricazione di cavi controllo per il settore automotive, con una prima linea di produzione di cavi originali (OEM) dedicata ai più importanti marchi italiani come Fiat, Ferrari e Maserati.

Da qui comincia il progressivo sviluppo con l’inizio della produzione di cavi per la linea di business After Market, la successiva introduzione di prodotti per le macchine agricole e con la recente creazione della divisione Electronics che rappresenta una naturale evoluzione per intercettare le tendenze del mercato.

In particolare, il Gruppo opera attraverso due distinte linee di business: – la linea di business OEM, che produce cavi e sistemi di controllo nel settore agricolo, delle macchine di movimentazione terra, dei veicoli commerciali e del settore premium-automotive su scala globale; – la linea di business After Market (AM), specializzata nella produzione di parti di ricambio nel settore automotive su scala globale.

L’apertura della filiale francese

Negli anni 90, congiuntamente allo sviluppo del settore After Market, ha avuto avvio il percorso di internalizzazione del Gruppo tramite la vendita diretta sui mercati esteri, in un processo che ha visto come ultimo step l’apertura della filiale francese a inizio settembre con l’obiettivo di far crescere il fatturato sia della linea di business OEM sia di quella After Market.

Cofle France, infatti, rafforzerà ulteriormente l’organizzazione a forte impronta internazionale del Gruppo, affiancandosi alle 2 filiali commerciali (Cina e USA) e alle 6 strutture commerciali e produttive localizzate in Italia (1), Turchia (3), India (1) e Brasile (1).

“L’apertura di Cofle France rappresenta un ulteriore passo in avanti nello sviluppo del nostro network internazionale” ha dichiarato il Presidente e Amministratore Delegato di Cofle, Walter Barbieri.

“Francia e Spagna sono due mercati molto importanti con enormi potenzialità di sviluppo per il gruppo Cofle. L’obiettivo dell’investimento è di presidiare direttamente il mercato francese, area in cui il Gruppo Cofle è comunque già presente, e intensificare le attività commerciali in Spagna, Portogallo, Maghreb e Benelux, aree che presentano potenzialità importanti in termini prospettici per il nostro settore”.

La nuova filiale avrà sede a Beauvais, un’area strategica dal punto di vista commerciale (qui sono presenti infatti i principali produttori Agritech mondiali), che “ci permetterà di aumentare la penetrazione su alcuni grandi clienti e di poter iniziare a diversificare la produzione OEM verso settori per noi solo inizialmente esplorati, come il Construction e l’Industrial”.

Cofle France sarà guidata da Stéphane Lefrère, manager dalla comprovata esperienza e profonda conoscenza del mercato, che inizialmente sarà affiancato da due esperti manager francesi, specialisti rispettivamente del settore OEM e AM.

“Un management altamente esperto con un’elevata conoscenza del mercato e con un network di clienti importanti – commenta Barbieri – che ci garantirà di poter acquisire importanti fette di mercato nella divisione e nei prodotti aftermarket automotive”.

Stati Uniti e India i mercati dalle maggiori potenzialità

Nell’ambito del progressivo processo di internazionalizzazione, oltre a consolidare la propria presenza in Europa anche attraverso il lancio di nuovi prodotti e sistemi innovativi ad alto valore aggiunto, il Gruppo guarda alle interessanti opportunità negli Stati Uniti e in India.

In particolare, “negli Usa prevediamo un incremento dei volumi nei prossimi anni e valuteremo quindi, a seconda dell’andamento del business, se in futuro sarà il caso di aprire un centro logistico sul territorio americano per servire al meglio tutti gli stabilimenti produttivi” spiega l’AD.

Per quanto riguarda il mercato indiano, “basti pensare che in India vengono prodotti 1 milione di trattori all’anno, rispetto a un totale di circa 300.000 in Europa. Se da una parte è vero che è un mercato che attualmente utilizza pochi dei nostri prodotti, dall’altra in futuro vedrà un upgrade di tecnologia nei progetti che vedranno la luce nei prossimi 4-5 anni, i quali inizieranno a montare control cables e control systems che noi produciamo, aprendo per noi un mercato di dimensioni enormi”.

Un trend che dovrebbe beneficiare anche di un reshoring delle produzioni cinesi verso l’India. “Molti produttori di macchine agricole che producevano in Cina per l’esportazione stanno riallocando le produzioni in India, e questo per noi è un altro grosso vantaggio che Cofle India è pronta a cogliere”.

Più in generale, “i fenomeni di reshoring per noi rappresentano una grande opportunità, dato che molte produzioni che erano nel Far East vengono avvicinate all’Europa. Conseguentemente possiamo entrare in gara e andare a fornire quei clienti e quelle produzioni che prima erano appaltate, data la vicinanza, a fornitori in Asia” afferma Barbieri.

Crescita organica e per linee esterne

L’investimento nella società francese si inserisce nel percorso di sviluppo di Cofle che, come comunicato in fase di IPO, punta a crescere nei prossimi anni sia attraverso l’acquisizione di nuove quote di mercato a livello globale, sia attraverso operazioni di M&A.

In particolare, per la divisione OEM “lo sviluppo dell’elettronica e della meccatronica ci permetterà di cavalcare l’onda che sta prendendo sempre più piede nelle macchine agricole di nuova generazione e che vedranno la luce sulle produzioni nei prossimi 7-8 anni”.

“Prospettiva che ci consentirà non solo di mantenere il nostro posizionamento presso i più grandi costruttori di macchine agricole, ma anche di acquisire ulteriori quote di mercato e nuovi clienti attraverso il lancio di nuovi prodotti e sistemi innovativi ad alto valore aggiunto”.

Per quanto riguarda l’After Market, invece, “guadagneremo quote di mercato attraverso lo sviluppo interno delle nuove linee di prodotto, tra cui i tubi freno e gli EPB (Electronic Parking Brake) che stanno già dando ottimi risultati, a cu affiancheremo le opportunità di crescita per linee esterne”.

Sul fronte M&A, infatti, Cofle ha avviato l’attività di scouting che porterà ad acquisire aziende strategiche per offrire prodotti sempre più tecnologicamente complessi e innovativi.

Nel dettaglio, nell’OEM la società punta ad acquisire realtà aziendali operanti nel mercato di riferimento che permettano al Gruppo di ottenere sinergie di prodotto e/o ampliare il proprio portafoglio prodotti.

Nell’After Market il target sono aziende specializzate nella distribuzione di prodotti automotive aftermarket (acquisizione pura di quote di mercato) e/o aziende specializzate in prodotti complementari per ampliare ulteriormente la vasta gamma di prodotti.

L’outlook 2023

Per quanto riguarda l’outlook dei prossimi anni, l’AD sottolinea come “la nostra capillare presenza a livello globale, la costante propensione all’innovazione e il più completo portafoglio prodotti del mercato, rappresentino una garanzia di ulteriore crescita per il futuro”.

Per il 2022, “l’andamento del nostro portafoglio ordini, insieme alle misure messe in atto per il recupero della marginalità, in primis l’aggiornamento dei listini dei nostri prodotti, ci consentono di guardare con fiducia alla fine dell’anno per il quale prevediamo un miglioramento dei volumi e dei margini”.

“Nei prossimi mesi potremmo anche avvantaggiarci della crescita della domanda di nuovi macchinari agricoli trainata da una sempre maggiore necessità di indipendenza sulle materie prime alimentari da parte dei Paesi Europei e dalle nuove regolamentazioni in termini di sostenibilità e sicurezza, che rientrano nel cosiddetto Stage V”.

Sul tema dell’inflazione dei costi, Cofle ritiene che l’andamento delle materie prime nei prossimi anni, in base alle ultime analisi, sarà tendente al ribasso o per lo meno stabile, sottolineando inoltre di non aver registrato particolari problemi a livello di supply chain.

“Data la nostra posizione globale – spiega Barbieri – possiamo approvvigionarci da diversi mercati. La nostra fonte principale di produzione di semilavorati, che poi vengono utilizzati in tutti gli impianti del mondo, è in Turchia ed è a base acciaio”.

“La Turchia è il secondo produttore europeo di acciaio dopo la Germania e privilegia la produzione interna piuttosto che l’export. Non abbiamo mai avuto, anche in periodo Covid, nessun problema di mancanza di materie prime o di shortage di componenti”.

Anche sul fronte energetico, infine, il Gruppo ha una bassa esposizione all’incremento dei costi, sempre potendo sfruttare il vantaggio del proprio posizionamento globale.

“Principalmente non siamo un’azienda energivora e la parte delle nostre produzioni che si possono definire energivore sono comunque concentrate in aree e in paesi in cui l’impatto del costo dell’energia è molto inferiore a quello che si è avuto in Europa” conclude l’AD.

Per vedere l’intervista al Presidente e Amministratore Delegato di Cofle, Walter Barbieri, clicca qui.

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