Danieli, gruppo attivo nell’impiantistica per una metallurgia green e nella produzione di acciai speciali ad impronta carbonica limitata, ha appena rinnovato la propria adesione all’iniziativa Global Compact dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) inviando la Comunicazione sui propri progressi nell’anno 2022 (COP).
Il CEO del Gruppo Giacomo Mareschi Danieli ha confermato l’impegno della società a seguire e condividere i principi e le iniziative dell’UN Global Compact. Oggi UNGC è la più grande iniziativa di sostenibilità sociale al mondo per promuovere le linee guida della responsabilità societaria indicando lo scenario necessario per sviluppare le attività produttive in modo più sostenibile e responsabile, nel rispetto dei principi di sostenibilità emessi da ONU nel campo dei diritti umani, lavoro, ambiente e anti-corruzione.
Per il secondo anno consecutivo, all’interno della COP, Danieli ha pubblicato i propri progressi nei confronti dei target sostenibili ESG dell’ONU usualmente indicati come Sustainable Development Goals (SDGs), al fine di presentare il proprio contributo verso una crescita sostenibile nel lungo periodo. Gli SDGs rappresentano oggi il punto di riferimento per le società quotate e non. La COP per Danieli rappresenta il committment della società ad operare in linea con questi obiettivi e relativi principi.
La sostenibilità non è più soltanto un’opzione, bensì è uno dei principi cardine per garantire la competitività di un’azienda, anche in vista della industry 5.0: che integra rispetto alla 4.0 anche la dimensione ambientale per una condotta economica resiliente, sostenibile e rigenerativa delle società.
Danieli produce impianti sostenibili per produrre Green Steel utilizzando la tecnologia di riduzione diretta (DRI), forni elettrici digitali ad ottimizzazione energetica (Digital Melter) e laminatoi endless Mi.Da. e D.U.E. ed ha in progetto altre soluzioni per impianti super compatti alimentati ad idrogeno ed energie rinnovabili.
Le soluzioni Danieli presentano una tecnologia di riduzione diretta capace di operare con gas naturale ma sin da subito anche con 100% idrogeno a condizioni competitive dal punto di vista economico riducendo in modo significativo le emissioni di CO2. Anche i forni elettrici con la tecnologia Q-ONE possono essere alimentati completamente da energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili come il fotovoltaico oppure l’eolico, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.
La decarbonizzazione nella produzione dell’acciaio è un processo ormai avviato a livello mondiale che necessiterà di un forte impegno tecnologico ed economico per promuovere la conversione dei vecchi impianti ad elevate emissioni in impianti di nuova generazione a zero emissioni. Danieli è leader anche secondo il Carbon Disclosure Project (CDP), organizzazione affiliata all’ONU ed ha riconosciuto al Gruppo un rating di leadership A- in ambito di Climate Change e di leadership A in ambito della gestione sostenibile della catena di fornitura (Supplier Engagement), riconoscendo l’impegno nelle iniziative per la riduzione delle sue emissioni dirette, indirette e di scopo 3 per mitigare il cambiamento climatico verso un’economia decarbonizzata e una produzione sostenibile di acciaio.
Si precisa che CDP è un’entità non profit che spinge aziende e governi a ridurre le proprie emissioni di gas serra, proteggere le foreste e salvaguardare le risorse idriche. CDP promuove poi insieme ad altre istituzioni le attività di Science Based Target initiative (SBTi) che ha validato nel 2022 i target di riduzione delle emissioni del Gruppo Danieli in linea con i Net-Zero Standard Target (tra i primi a livello mondiale con questa certificazione ambientale). SBTi è un’organizzazione internazionale non profit che valuta con metodi scientifici gli obiettivi di sostenibilità di riduzione delle emissioni delle aziende per evitare l’aumento di 1,5° della temperatura globale del pianeta entro il 2050.