Mercati – Job Report Usa più solido delle attese frena anche l’Europa, Milano chiude a -0,3%

Chiusura fiacca per le borse europee, mentre prosegue in ribasso la seduta di Wall Street dopo la diffusione dei dati sul mercato del lavoro a stelle e strisce a novembre più solidi delle previsioni.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,3% a 24.621 punti. Poco mossi anche il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (0,0%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%). Oltreoceano, il Nasdaq perde lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,2%.

Lo scorso mese l’economia americana ha creato 263 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo, oltre i 200 mila previsti dal consensus e mentre la rilevazione di ottobre è stata rivista al rialzo a 284 mila (da 261 mila).

Il tasso di disoccupazione, invece, è rimasto stabile in linea alle attese al 3,7%, mentre i salari medi orari sono aumentati dello 0,6% su base mensile, rispetto al +0,3% stimato dagli economisti e al +0,5% del mese precedente.

Numeri che hanno alimentato le preoccupazioni sulla possibilità che la politica monetaria della Federal Reserve rimanga restrittiva, mantenendo i tassi di interesse su livelli elevati per un periodo prolungato di tempo anche a rischio di una recessione.

Sempre sul fronte macro, i prezzi alla produzione nell’Eurozona a ottobre sono diminuiti del 2,9% su base mensile, rispetto al calo del 2% previsto dal consensus e dopo il +1,6% del mese precedente.

Sul Forex il biglietto verde recupera terreno nei confronti delle altre valute, dopo tre sedute consecutive di ribassi che lo avevano spinto sui minimi da giugno. Il cambio euro/dollaro torna sotto quota 1,05 e il dollaro/yen è stabile a 135,3.

Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 86,7 dollari e il Wti (+0,1%) a 81,3 dollari, avviandosi a chiudere la settimana in rialzo in scia all’allentamento delle restrizioni Covid in Cina e in attesa del meeting Opec+ del 4 dicembre.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa due punti base in area 190, con il rendimento del decennale italiano al 3,75%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Amplifon (+3,2%), Banca Generali (+2,4%), Campari (+2%), Finecobank (+1,9%) e Azimut (+1,9%), mentre le vendite hanno colpito soprattutto Moncler (-3,2%), Telecom Italia (-2,1%) e Stellantis (-2,1%).