Mercati – Europa debole con Wall Street in rosso, Milano chiude a -0,3%

Chiusura debole per le borse europee, mentre prosegue in calo la seduta di Wall Street tra l’incertezza circa le prossime mosse della Federal Reserve e le preoccupazioni che il recente rally dell’azionario abbia sottovalutato gli attuali rischi per l’economia.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,3% in area 24.547 punti. Sotto la parità anche il Cac 40 di Parigi (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%), mentre ha resistito il Ftse 100 di Londra (+0,1%). Oltreoceano, il Nasdaq perde l’1,4%, lo S&P 500 l’1,3% e il Dow Jones lo 0,9%.

La lettura superiore alle previsioni dei non farm payroll Usa di novembre e la crescita media dei salari, come emerso dal Job Report diffuso venerdì, hanno evidenziato nuovi rischi inflazionistici per l’economia americana.

Dati che hanno rafforzato le aspettative su un picco dei tassi di interesse più elevato piuttosto che modificare le attese sull’entità della prossima stretta della Federal Reserve, che nella riunione di dicembre dovrebbe alzare il costo del denaro di 50 punti base.

A ciò si è aggiunta oggi la crescita inattesa dell’attività dei servizi negli Stati Uniti, che ha alimentato i timori che l’istituto di Washington mantenga una politica restrittiva per combattere il persistere dell’inflazione.

In particolare, l’indice Ism non manifatturiero di novembre degli Stati Uniti è salito a 56,5 punti dai 54,4 della rilevazione del mese precedente, superando i 53,3 punti stimati dagli economisti.

In mattinata, invece, il sentiment dei mercati aveva beneficiato della prospettiva di un ridimensionamento delle restrizioni pandemiche in Cina, dove nel fine settimana diverse città hanno allentato i limiti alla circolazione e le richieste di test per il Covid.

Sul Forex il biglietto verde recupera terreno nei confronti delle altre valute dopo i recenti ribassi, con il cambio euro/dollaro sceso nuovamente in area 1,05 e il dollaro/yen balzato a 136,5 da un minimo intraday poco sopra quota 134.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,5%) a 85,2 dollari e il Wti (-0,6%) a 79,5 dollari, invertendo la rotta rispetto ai guadagni della mattinata innescati dalle notizie provenienti dalla Cina e dopo che l’Opec+ ha deciso di mantenere invariata la produzione

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra in area 186 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,75%.

Tornando a Piazza Affari, vendite in particolare su Nexi (-3,9%), Amplifon (-2,5%), Tenaris (-1,5%), Interpump (-1,5%) e Telecom Italia (-1,4%). In rialzo, invece, Saipem (+2,3%).