I futures sull’azionario Usa cedono lo 0,4-0,5%, preannunciando una partenza in ribasso a Wall Street mentre si affievolisce l’ottimismo circa la situazione in Cina e mentre aumenta l’incertezza sulle prossime mosse della Federal Reserve.
Chiusura poco mossa venerdì per i principali indici americani, che sono riusciti a recuperare terreno nel finale dopo il nervosismo seguito al Job Report superiore alle attese. Il Nasdaq ha perso lo 0,2% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Dow Jones è salito dello 0,1%.
Lo S&P 500 resta comunque in corsa per registrare il maggior guadagno nel quarto trimestre dal 1999, tra le speranze che l’inflazione Usa abbia raggiunto il suo picco e la stabilizzazione dei rendimenti obbligazionari.
La lettura superiore alle previsioni dei non farm payroll Usa di novembre e la crescita media dei salari hanno evidenziato nuovi rischi inflazionistici per l’economia americana, innervosendo gli investitori.
Dati che hanno rafforzato le aspettative su un picco dei tassi di interesse più elevato piuttosto che modificare le attese sull’entità della prossima stretta della Federal Reserve, che nella riunione di dicembre dovrebbe alzare il costo del denaro di 50 punti base.
Dall’altra parte, il sentiment dei mercati aveva beneficiato delle notizie provenienti dalla Cina, dove nel fine settimana diverse città hanno allentato i limiti alla circolazione e le richieste di test per il Covid, alimentando le speranze di un più ampio ridimensionamento della rigida politica zero Covid.
Per quanto riguarda l’azionario, nel premarket Tesla cede circa il 2% in scia alle indiscrezioni secondo cui il produttore di auto elettriche starebbe pensando di diminuire la produzione nel suo stabilimento di Shanghai.