La scorsa settimana il Ftse Italia Moda ha registrato un +1,4% rispetto al +2,3% del corrispondente europeo e al -0,4% del Ftse Mib.
Venerdì sono stati pubblicati i dati sull’occupazione negli Stati Uniti: i numeri più solidi delle attese hanno alimentato le preoccupazioni sulla possibilità che la politica monetaria della Federal Reserve rimanga restrittiva, mantenendo i tassi di interesse su livelli elevati per un periodo prolungato di tempo anche a rischio di una recessione. Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund ha chiuso in area 190, con il rendimento del decennale italiano al 3,75%.
Sul paniere principale Moncler ha chiuso le contrattazioni con un +0,6%.
Tra le Mid Cap le migliori sono state OVS (+8,2%) e Salvatore Ferragamo (+7,8%) mentre Safilo Group (+3,0%) e Tod’s (+0,6%) si sono posizionate in fondo al listino.
OVS ha reso noto che, in considerazione del protrarsi delle attività di due diligence, i soci di Coin hanno concesso una proroga dell’esclusiva fino al 31 gennaio 2023, la cui originaria scadenza era prevista per il 30 novembre.
Infine, tra le Small, Ratti (+2,2%) e Piquadro (+1,3%) hanno sovraperformato le altre, mentre Csp International (-2,1%) e Aeffe (-3,0%) sono state le peggiori.
Il CdA di CSP International ha avviato le procedure per la messa in liquidazione volontaria e la nomina di Carlo Bertoni quale liquidatore della controllata “Oroblù Germany GmbH”, partecipata al 100%.
Al 31 ottobre 2022 l’indebitamento finanziario netto della Vincenzo Zucchi S.p.A. (-0,4%) era pari a 37,5 milioni sostanzialmente in linea con il dato di fine settembre.