Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Giornata debole per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,6%, il Dax lo 0,5% e il Ftse 100 lo 0,2%. A Wall Street, il Nasdaq perde lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,5% e il Dow Jones lo 0,2%.
In ribasso le quotazioni del greggio, in un clima che si mantiene volatile in scia ai segnali sulla necessità di una politica monetaria restrittiva per un periodo di tempo più prolungato, alimentato i timori per il rischio di recessione.
L’incertezza sulle prospettive dell’economia globale sta quindi controbilanciando l’ottimismo per un aumento della domanda in Cina, maggiore importare di petrolio al mondo, in scia all’ammorbidimento della rigida politica zero Covid.
I futures sul greggio ieri hanno registrato il maggior calo giornaliero in due settimane dopo che i dati del settore dei servizi statunitense hanno indicato un forte stato di salute dell’economia.
I dati hanno rafforzato la convinzione degli investitori che la Federal Reserve possa continuare ad aumentare i tassi di interesse in modo aggressivo, spingendo al rialzo le aspettative sul picco del costo del denaro Usa alla fine del ciclo di strette.
I mercati valutano inoltre l’impatto a lungo termine delle sanzioni ai danni della Russia imposte dall’Occidente in seguito alla guerra in Ucraina, tra cui il tetto al prezzo del petrolio di Mosca a 60 dollari al barile.
