Mercati asiatici – Misti con i realizzi su Hong Kong, Cina e Giappone cauti

Seduta mista per i principali listini asiatici dopo la chiusura negativa di Wall Street.

Shanghai viaggia in parità e Shenzhen guadagna lo 0,2% mentre si registrano realizzi su Hong Kong (-1%) dopo il +4,5% di ieri. Giappone poco mosso con Nikkei +0,2% e Topix +0,1%.

L’attenzione resta concentrata sui segnali provenienti dall’agenda macroeconomica, sulle mosse delle banche centrali e sulla gestione della situazione legata al Covid in Cina.

A seguito del job report più solido delle attese diffuso venerdì scorso e della crescita inattesa dell’attività dei servizi negli Stati Uniti emersa dai dati di ieri, gli investitori formulano ipotesi su quale sarà il livello massimo che i tassi potranno raggiungere nell’attuale ciclo di strette monetarie. Non si affievoliscono comunque le aspettative di un ritocco da 50 punti base al costo del denaro atteso per il prossimo meeting della Fed.

Nel frattempo la banca centrale australiana ha aumentato, come previsto, il tasso di interesse di 25 punti base, lasciando aperta l’ipotesi di una certa flessibilità nelle decisioni future.

Infine, sul fronte cinese, se da un lato il sentiment beneficia di nuovi segnali di allentamento della politica zero covid, dall’altro lato pesano i timori di nuove tensioni geopolitiche legate alla possibile imposizione di nuovi dazi su acciaio e alluminio cinesi da parte di Stati Uniti e Unione Europea.

Nel frattempo, sul forex, il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,048 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen risale a quota 137,3. Tra le materie prime, il petrolio si muove in rialzo con il Brent (+0,8%) a 83,4 dollari e il Wti (+0,7%) a 77,5 dollari.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha ceduto l’1,9%, lo S&P 500 l’1,8% e il Dow Jones l’1,4%.