Mercati – Europa prosegue in negativo, poco mossi i futures di Wall Street

Prosegue in ribasso la seduta delle borse europee, mentre i futures di Wall Street oscillano intorno alla parità, ancora alle prese con l’incertezza sulle prossime mosse della Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,4% in area 24.440 punti. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

I mercati valutano la prospettiva di un rallentamento nel ritmo dei rialzi dei tassi di interesse Usa contro gli ultimi dati macroeconomici, che hanno evidenziato come potrebbe essere necessaria una politica monetaria restrittiva per un periodo di tempo più prolungato.

Gli operatori hanno infatti rivisto al rialzo le previsioni su quale sarà il livello massimo del costo del denaro al termine del ciclo di strette della Fed, attendendosi ora un picco oltre la soglia del 5% a metà del 2023, rispetto al range attuale tra il 3,75% e il 4%.

Intanto, Fitch ha tagliato nuovamente le sue stime di crescita del pil globale per il 2023, anno per il quale si attende ora una crescita al ritmo dell’1,4% rispetto all’1,7% indicato nel rapporto di settembre.

Sulla revisione delle stime pesa il radicamento delle pressioni inflazionistiche, che si sono rivelate più persistenti del previsto e hanno costretto le banche centrali ad alzare rapidamente i tassi di interesse.

Sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro che si mantiene in area 1,05 e il dollaro/yen sostanzialmente stabile a 136,7.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,1%) a 81,8 dollari e il Wti (-1,1%) a 76 dollari, nonostante i segnali di ammorbidimento della rigida politica zero Covid della Cina, primo importare mondiale di petrolio.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di circa due punti base in area 184, con il rendimento del decennale italiano al 3,71%.

Tornando a Piazza Affari, vendite in particolare su Saipem (-4,1%), Finecobank (-2,3%) e Recordati (-2,2%). In controtendenza Leonardo (+2%).