Mercati Usa – Si ferma il rally natalizio: Nasdad -1,9%

Il dato domestico sull’andamento dei servizi del mese precedente, uscito migliore delle attese, insinua negli operatori la possibilità di un proseguimento aggressivo del ritmo di crescita dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, vista la fase di “resilienza” dell’economia a stelle e strisce.

Il Nasdaq ha perso l’1,9%. Oltre al listino tecnologico, tutti gli indici principali subiscono un deciso arretramento. Nello specifico il Russell del 2,8%, lo S&P500 del 1,8% e il Dow Jones del 1,4%.

Tra le società a larga capitalizzazione in forte discesa Tesla (-6,3%) ed ancora Salesforce (-7,3%), la quale porta le sue perdite ad oltre il venti percento in una settimana.

Il VIX interrompe la fase di discesa e sale di quasi il dieci per cento a quota  20,75.

Mercato obbligazionario con rendimenti che si impennano sul timore di tassi di interesse elevati ancora per un lungo periodo. Il Tbond guadagna dieci punti base al 3,6%.

Tra le materie prime, il petrolio parte deciso oltre gli 82 dollari al barile, ma termina in calo di oltre il due per cento a $77,5 in una giornata difficile per tutte le materie prime.

Ritracciano anche i due principali metalli preziosi – oro ed argento – i quali cedono rispettivamente quasi due punti percentuali il primo e oltre il tre il metallo meno nobile.

Sul mercato valutario, il dollaro interrompe la sua fase di debolezza nei confronti della moneta unica risalendo a 1,048 dopo aver toccato 1,06 ad inizio seduta.